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1-1 Inter Napoli: le pagelle degli azzurri

Calhanoglu risponde a McTominay nell’ 1-1 del Meazza. Il muro difensivo del Napoli con Rrahmani e soprattutto Buongiorno permette agli uomini di Conte di tornare dal Meazza con un punto ed il primato in una classifica cortissima che sta rendendo la Serie A un campionato avvincente come non si vedeva da anni

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Traffico e classifica corta

Napoli 26, Atalanta 25, Fiorentina 25, Inter 25, Lazio 25, Juventus 24.

6 squadre in 2 punti. Questo è il verdetto della classifica di Serie A dopo la dodicesima giornata. Il Napoli doveva necessariamente rispondere alle vittorie di Juventus, Fiorentina, Atalanta e Lazio e per farlo incontrava nel posticipo uno fra gli avversari più ostici e duri del campionato, i campioni d’Italia in carica dell’Inter, per giunta al Meazza. La partita finisce 1-1 ed è grazie a questo punto che gli uomini di Conte restano al comando prima dell’ennesima sosta di questo campionato. Appuntamento a domenica 24 novembre ore 18:00 al Maradona contro la Roma, uscita sconfitta contro il Bologna e che vedrà cambiare il terzo allenatore in stagione dopo l’esonero immediato di Ivan Juric.

Inter – Napoli 1-1 in sintesi

Conferma per Gilmour dal primo minuto nonostante il recupero fondamentale di un calciatore come Lobotka. Il Napoli spesso cambia faccia e struttura in base all’avversario che si trova di fronte ma fondamentalmente l’ossatura di partenza è sempre quella. Conte dispone di un 11 titolare e si affida il più delle volte a quello. Anche stasera parte così.

Il ritmo inizialmente è blando, il pallino del gioco nelle mani dell’Inter ed il possesso palla in favore dei nerazzurri. Dopo i primi venti minuti però il Napoli inizia a venire fuori e trova anche la rete del vantaggio con McTominay da un calcio d’angolo partito dai piedi di Kvara. Adesso sono gli azzurri a tenere meglio il campo costringendo gli avversari a diversi errori banali in fase di ripiegamento. Nel momento migliore però sul finale della prima frazione di gioco Calhanoglu con un tiro da fuori soprende Meret e fa 1-1.

La partita finirà poi così nonostante le diverse emozioni che ci regala il secondo tempo: il palo di Dimarco, il rigore sbagliato da Calhanoglu, le diverse parate di Meret e il gol divorato allo scadere da Simeone che poteva portare il Napoli a staccare le altre in classifica.

Ai punti probabilmente l’Inter avrebbe meritato qualcosina in più, ma va detto che il pari sembra comunque il risultato più giusto perché il Napoli si è presentato al Meazza senza timori e paure che nel passato ne hanno condizionato trasferte del genere.

Gli azzurri giocano una buona gara, solida e con una buona gestione del pallone soprattutto nel finale della gara. Probabilmente si poteva osare qualcosina di più in fase offensiva ma tornare a casa prima della sosta con un punto da Milano, al primo posto in solitaria e dopo una pesante sconfitta in casa contro l’Atalanta, non è cosa di poco conto.

Le pagelle del Napoli

Meret 5.5: mezzo punto in meno per il gol subito su cui poteva fare sicuramente di più perché per il resto della gara si comporta bene. Al minuto 39 di piede respinge bene un tiro di sinistro molto veloce di Acerbi praticamente quasi dall’area piccola ma pochi istanti più tardi al 43′ una parabola strana, ma centrale, di Canhaloglu lo inganna per la rapidità del tiro ma è colpevole perché era distante e aveva il tempo per decifrarlo prima.

Sul palo di Dimarco sembra seguire bene la traiettoria, poi al minuto 67′ sempre su un diagonale dell’esterno nerazzurro si fa trovare pronto. Capisce l’angolo di tiro dal dischetto di Calhanoglu ed il palo lo aiuta a non prendere gol, poi frena bene due tiri di Barella e Martinez successivamente.

Di Lorenzo 6.5: la prova del capitano partenopeo è importante. Fa sentire la sua presenza agli avversari. Tende più a difendere che ad offendere e d’altra parte contro un avversario come Dimarco dal suo lato non potrebbe essere altrimenti. Lo limita per quanto possibile e fa abbastanza bene in fase di ripiegamento. Da capitano vero sul rigore concesso all’Inter cerca in tutti i modi di capire da Mariani il motivo del fischio e si prende la responsabilità di restarci a colloquio per almeno un paio di minuti.

Rrahmani 6.5: buonissima prestazione. Si fa sentire quando c’è da farsi sentire e riceve colpi quando c’è da riceverli. È suo l’assist a McTominay per l’uno a zero. In fase difensiva si comporta assieme a Buongiorno molto bene. Limita Martinez nel migliore dei modi. Non prende 7 solo perché va dato mezzo punto in più al suo compagno di reparto per l’importanza della prestazione.

Buongiorno 7: blocca Pavard che si appresta al tiro a tu per tu con Meret sul più bello con un tackle da difensore di alto livello al minuto 16. Se Lautaro Martinez e Thuram sono fuori dal gioco e non hanno occasioni particolari è merito soprattutto della sua ennesima prestazione da ricordare. La sensazione è che in questo Napoli ci stia benissimo e che ad oggi è stato forse l’acquisto più importante del recente calciomercato. Stravince il duello personale contro Thuram che non riesce praticamente mai a superarlo, nemmeno quando su un errore di Gilmour l’attaccante nerazzurro sembra poter involarsi verso la porta avversaria.

Olivera 6: partita di normale amministrazione. Perde forse qualche volta di troppo Dumfries dal suo lato ma rimedia benissimo ad un suo precedente errore di ritardo di posizione su Lautaro Martinez al centro dell’area che stava per ritrovarsi solo dinanzi a Meret.

Anguissa 6: tiene bene il centrocampo soprattutto nella prima frazione di gara. Si tallona per quasi tutto il match con Mkhitaryan sul quale copre bene in marcatura. Si propone spesso anche nella zona centrale del campo al limite dell’area avversaria creando un’importante superiorità numerica e ricevendo palloni sia da Kvara che da Politano. Nella ripresa esce un poco dal fulcro del gioco. Commette il fallo da rigore su Dumfries nel tentativo di proteggere palla. Ma sicuri che fosse rigore? Per il beneficio del dubbio la sufficienza in pagella la merita.

Gilmour 5.5: timido ed abbastanza impacciato. Non approccia neanche male alla gara ma più scorrono i minuti più diventa insicuro. Sbaglia qualche pallone di troppo che permette ripartenze pericolose all’Inter. Su tutte quella che fa ripartire Thuram che si invola verso Meret ma un intervento prodigioso di Buongiorno evita il peggio. Dal 59′ Lobotka 6 fa la sua ordinaria gara senza infamia e senza lode. Prende la sufficienza ma è evidente che debba lavorare molto per riprendere il ritmo partita dopo l’infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi di gioco per circa un mese.

L’esultanza dello scozzese assieme a Kvara per il gol dello 0-1

McTominay 6.5: lo scozzese torna al gol, il terzo stagionale dopo i primi due al Palermo in Coppa Italia e al Como in campionato entrambi al Maradona. Quello di ieri sera, il primo in trasferta, segnato al Meazza ha una valenza differente. Porta il Napoli in vantaggio con un tocco ravvicinato e facendo impazzire i napoletani presenti sugli spalti. Nel primo tempo è sempre presente ed è in grado anche di limitare bene Barella. Sparisce un pò nella ripresa.

Politano 6: un pò fuori dal gioco stasera. La marcatura di Bastoni non gli permette di venire fuori, soprattutto nel primo tempo. Lui gioca più alto rispetto al solito ma non riesce a creare pericoli importanti. Nella ripresa si sacrifica come sempre e si abbassa per aiutare Di Lorenzo in marcatura su Dimarco. Esce sfinito per la solita generosità. Dal 84′ Ngonge 6 gioca pochi minuti ma fa intravedere che ha i numeri per poterci stare nella rosa azzurra. Conte si infervora per una palla non gestita benissimo nei minuti finali ma dopo poco si crea praticamente da solo con un buon dribbling l’azione che con l’assist a Simeone poteva regalare la vittoria al Napoli.

Kvaratskhelia 6.5: il primo tiro in porta della gara è il suo al minuto 15. Al 23′ da un suo corner parte l’azione del quinto gol in campionato da calcio d’angolo del Napoli. Cross del georgiano, appoggio di Rrahmani e tap-in di McTominay. Non è forse fra le sue gare migliori ma ripiega quando c’è da ripiegare in fase difensiva, si crea spazi importanti creando superiorità numerica in avanti, quando ha campo sembra sempre poter offendere gli avversari. Carica il pubblico di fede azzurra quando capisce che la sua squadra è in difficoltà e deve a tutti i costi tornare a casa con almeno un punto.

Lukaku in contrasto con Acerbi cerca di difendere palla

Lukaku 5.5: molto più nel vivo del gioco rispetto ad alcune partite in cui è stato meno visibile. Tiene bene la posizione e non soffre troppo la marcatura di Acerbi nel primo tempo così come quella di Hien di qualche giorno fa. È in grado soprattutto di approfittare di importanti errori del centrocampo avversario e di rilanciare i suoi in almeno due o tre occasioni trasformando alcune azioni da difensive ad offensive.

Giocare con almeno uno fra Kvara e Politano o McTominay più vicino a lui sicuramente lo giova. D’altronde a Milano proprio con Conte in panchina era abituato ad avere Martinez o Dzeko al suo fianco, a Roma Dybala il più delle volte. Se l’allenatore partenopeo gli avvicina qualcuno dei suoi uomini più spesso la sensazione è che il calciatore, che fisicamente fa fatica rispetto a qualche anno fa, possa ancora dare tanto alla causa azzurra non restando troppo isolato. Poco però, troppo poco nella ripresa in cui praticamente scompare dal campo.

Dal ’76 Simeone 5 entra sempre con voglia e dando nuova linfa all’attacco azzurro ma ha al 94′ sui piedi il pallone che può far tornare Conte ed i suoi con 3 punti da Milano e uno come lui può e deve buttarla dentro.

1-1 Inter Napoli

Antonio Conte dà indicazioni da bordo campo al Meazza

All. Conte 6.5: come detto si affida ai suoi soliti 11 meno Lobotka. Gestisce bene la partita e fa i giusti cambi. Probabilmente poteva far osare qualcosina di più ai suoi in fase offensiva ma un allenatore esperto come lui sa bene cosa significa prendersi 4 punti a San Siro fra Milan e Inter nel giro di 10 giorni. E con un pizzico di fortuna in più, già avuta sul primo rigore dopo 19 consecutivi messi a segno fallito da Calhanoglu in Serie A, poteva addirittura fare bottino pieno.

Arbitro Maurizio Mariani 5.5: ha il merito di non incattivire mai una partita che non ha grossi episodi da dover gestire. Il gol di McTominay è regolare e dopo rapido check e consulto col Var lo conferma. L’ammonizione di Simone Inzaghi per ripetute ed inutili proteste sacrosanta.

Il rigore di Anguissa su Dumfries è probabilmente troppo generoso perché il centrocampista partenopeo colpisce lo stinco dell’esterno avversario nel tentativo di difendere palla. Va anche detto che di rigori così se ne vedono ogni domenica e su ogni campo di gioco oramai. Va forse rivisto qualcosa in termini di regolamento. Perché il Var, come ha giustamente detto Conte in conferenza post partita, non può intervenire solo perché Mariani l’ha valutato rigore dal campo? Ai posteri l’ardua sentenza.