Sarà un caso ma esattamente 17 anni fa, era il 21 ottobre del 2007, la nazionale italiana di formula uno, come da sempre viene chiamata la Ferrari, vince il suo ultimo titolo piloti.

Kimi Raikkonen ultimo campione mondiale con il “cavallino” nel 2007
Fu iceman, Kimi Raikkonen, a battere Hamilton con una imprevedibile rimonta maturata negli ultimi due gran premi della stagione.
Una vittoria in volata, sull’ultimo rettilineo si potrebbe dire e quell’anno la Ferrari si aggiudicò anche il mondiale costruttori.
L’impresa sportiva nei Costruttori riuscì anche nel 2008, poi il nulla. Tante occasioni mancate e si può dire in alcuni casi sciupate.
La vittoria della Ferrari Ad Austin di Leclerc
Con la vittoria in Texas di Charles Leclerc ed il secondo posto di Carlos Sainz, in partenza a fine stagione, si riaccende il lumicino per una speranza di potersi battere nel mondiale Costruttori sino alla fine.
A cinque gare dalla fine con ancora una marea di punti da poter conquistare la Ferrari è terza con 496 punti nei Costruttori dietro la McLaren prima con 544 punti e la Red Bull seconda a 504.
Nel mondiale piloti Leclerc è terzo e potrebbe tentare l’attacco a Lando Norris secondo ma sembra difficile poter pensare di raggiungere Max Verstappen.
Tutto dipenderà se le macchine del cavallino riusciranno a mostrare la solidità e soprattutto la velocità messa in mostra in quest’ultimo periodo. La coppia di piloti Ferrari è sicuramente competitiva per i prossimi podi cosa che sembra ragionevole pensare per la McLaren mentre le prestazioni di Perez in Red Bull non sembrano in questo momento all’altezza della situazione.
La ricorrenza da rispettare
La ricorrenza come si diceva stuzzica perché il mondo dello sport vive di queste combinazioni e poi sarebbe ora che la Ferrari regalasse una gioia ai suoi tifosi che sono veramente tanti in tutto il mondo. Basta pensare a quanto visto proprio ad Austin con la marea finale degli spettatori a far da contorno alla doppietta degli uomini in rosso.
Senza fare polemica ma volendo riderci un po’ sopra sarebbe il caso che qualcuno dicesse al telecronista di smetterla con appellare Leclerc come “il predestinato”. Sinora la cosa non pè stata beneaugurante ma lui lo dice da così tanto tempo che quando accadrà sarà uno di quelli che, aggiungendosi ad una folta schiera, dirà: “ve lo avevo detto”.