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La Fiorentina di Palladino: una stagione sulle montagne russe

La Viola è stata fin qui protagonista di un’annata altalenante tra campionato e Coppe, forte dei gol di Kean ma condizionata in negativo anche da quanto accaduto a Bove

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Palladino FiorentinaL’inizio di Palladino in un cantiere aperto

La Fiorentina di Palladino si è rivelata, fin qui, una delle compagini più insidiose da affrontare della Serie A ma anche una di quelle caratterizzate dal rendimento più altalenante. I toscani, a inizio stagione, si sono ritrovati a iniziare il proprio campionato con una rosa che era un vero e proprio cantiere aperto, quasi al pari di quello operante al Franchi per i lavori allo stadio, dando avvio al torneo con una serie di pareggi e con alcuni giocatori nell’undici titolare, vedi Biraghi o Amrabat, che poi ben presto non hanno fatto più parte del progetto tecnico dell’allenatore di Mugnano.

Il periodo d’oro tra record di vittorie e gol di Kean

Terminato il mercato estivo, però, e settati i meccanismi dettati dal promettente mister ex Monza, la Fiorentina ha inanellato una serie di 8 vittorie consecutive, eguagliando un record datato 1960, che ha proiettato la Viola nei piani altissimi della graduatoria. A condurre a tali risultati la squadra, oltre a un gioco piacevole e a una rosa numericamente più nutrita degli scorsi anni, sono stati soprattutto i gol di Moise Kean, letteralmente rinato nella città di Lorenzo il Magnifico, con 15 realizzazioni messe a segno dopo 27 giornate di campionato.

Edoardo Bove

Lo stop di Bove spartiacque negativo della stagione

Un episodio, tuttavia, ha segnato lo spartiacque in negativo della stagione viola, ovverosia il malore occorso al centrocampista Edoardo Bove nel corso della sfida del Franchi contro l’Inter, che lo scorso 1 dicembre portò alla sospensione del match e al trasporto immediato dell’Under 21 al vicino Ospedale di Careggi. Bove, elemento fondamentale nello centrocampo della Fiorentina insieme ad Adli e Cataldi, è stato fortunatamente soccorso in tempo, ma la sua attuale indisponibilità dai campi ha avuto ripercussioni su tutta la squadra, che da quel momento ha perso continuità di risultati perdendo terreno in graduatoria, fino al settimo posto odierno.

Le statistiche della Fiorentina e il mercato di gennaio

Settimo posto, appunto, con 45 punti conseguenza di 13 vittorie, 6 pareggi e 8 sconfitte messe a referto finora. I viola hanno, inoltre, uno score di 42 gol fatti e 28 subiti. Il mercato di gennaio, specialmente per quel che riguarda la zona avanzata del campo, ha apportato una mini-rivoluzione in casa Fiorentina, con le partenze di Ikonè, Kouamè e Sottil e gli arrivi di Ndour e soprattutto di Zaniolo, rientrato a Firenze dove era cresciuto ai tempi del settore giovanile. A centrocampo, poi, hanno fatto del Franchi la propria casa Fagioli e Folorunsho, quest’ultimo arrivato proprio dal Napoli, entrambi utilizzabili da Palladino anche sulla linea dei trequartisti a supporto della punta.

FiorentinaDifesa a tre e difesa a quattro: le due opzioni di Palladino

Dal punto di vista del modulo, la Fiorentina ha adottato più soluzioni differenti nel corso dell’annata. Partita con la difesa a tre a inizio campionato la squadra toscana ha poi virato su un 4-2-3-1 che ha assicurato ottimi risultati grazie allo spazio concesso alla fantasia dei tanti uomini tecnicamente dotati a supporto di Kean, da Colpani a Gudmundsson fino a Beltran. La difesa a tre, occasionalmente, è però stata presente altre volte nelle scelte del mister della Viola, come in occasione del match d’andata contro gli azzurri. E c’è grande curiosità, anche per questo motivo, attorno alla scelta della formazione toscana che scenderà in campo al Maradona.

Anche nelle Coppe la Fiorentina va sulle montagne russe

La Fiorentina, che chiaramente punta a qualificarsi nuovamente per le Coppe Europee al termine dell’annata, è stata protagonista di un rendimento instabile anche nelle competizioni extra rispetto al campionato. In Conference League, competizione in cui i viola hanno perso le due ultime finali, Kean e compagni hanno disputato un’ottima fase iniziale, classificandosi tra le prime otto, ma hanno perso l’andata degli ottavi di finale in casa del Panathinaikos per 3-2. In Coppa Italia, invece, il cammino gigliato si è fermato agli ottavi contro la rivelazione Empoli, impostasi al Franchi ai rigori pochi giorni dopo quanto capitato a Bove.