Home Sport Napoli 2°, lo sprint finale per Conte
Rubrica:

prova

Napoli 2°, lo sprint finale per Conte

Il tecnico ribadisce il suo credo calcistico e spiega meglio le dichiarazioni del dopo Napoli – Inter. Contro la Fiorentina in campo chi è in forma, chi mostra maggiore convinzione e determinazione echi potrà dribblare gli infortuni

0 Commenti 85 visite

Cosa conterà nel finale di stagione del campionato di serie A iniziato in questo fine settimana?

Quale sarà la chiave per competere fino in fondo con una piccola fiammella accesa su quel sogno sempre tanto atteso in tutta Napoli?

Cosa ha significato il pareggio, che va stretto al Napoli, nella partita di sabato scorso con la capolista Inter?

La grinta di Conte all”Artemio Franchi

Antonio Conte e la sua ricetta per il Napoli 

La risposta la si può trovare nelle prime parole di Antonio Conte nella conferenza stampa di oggi in vista di Napoli – Fiorentina.

“Dopo la gara con l’Inter non è cambiato niente, cosa doveva cambiare? Abbiamo continuano ad allenarci con la stessa maniera, voglia. Bisogna fare i fatti, le parole se le porta via il vento. Ci siamo allenati sempre dando il massimo, non è cambiato niente e non so cosa doveva cambiare. Se quella prestazione ha consacrato ambizioni? L’ambizione deve essere figlia del lavoro, dobbiamo esserlo perché lavoriamo tanto. Il fatto di aver fatto un’ottima partita con l’Inter, che è la squadra di riferimento e da battere, ci ha fatto piacere. Se confrontiamo le due partite, quella del girone d’andata e quella di sabato scorso, sono state, nonostante i due pareggi, totalmente diverse. Sicuramente ci deve dar forza, ma la settimana prima se la guardiamo ci indeboliamo perché abbiamo perso col Como. Non è che puoi alzare o abbassare l’entusiasmo in base alle partite, devi essere sempre molto regolare, i campionati li vince chi è regolare, centrato, in tutte le cose, senza alti e bassi in paradiso o all’inferno”.

Le parole di Conte sembrano quelle di un ritornello. Il tecnico conosce troppo bene il campionato di calcio italiano, ha saldamente in mano la squadra alla quale, anche se con tatto, rimprovera in qualche momento la mancanza di continuità, di regolarità.

I campionati non si vincono per un modulo o un sistema di gioco o anche perché hai il capocannoniere e la squadra ha il miglior attacco. In Italia, ma diciamolo un po’ dappertutto, si vince perché hai la miglior difesa, un’acquisita regolarità di rendimento, una determinazione superiore.

La gioia di Billing per la prima rete messa a segno in maglia azzurra

Il pareggio è una mezza sconfitta

Poi è chiaro che bisogna vincere le partite, ed allora come mai il Napoli nelle ultime cinque gare non è riuscito a farlo? Cosa è mancato?

“Un pareggio, per me è una mezza sconfitta, quindi ogni partita dobbiamo cercare i 3 punti, poi spesso ci siamo riusciti, altre volte abbiamo fatto più fatica come nell’ultimo mese in cui abbiamo fatto quattro pari ed una sconfitta, ma fa parte del percorso di un campionato e dobbiamo lavorare, recuperare tutti, cercare di fare anche scelte sotto tutti i punti di vista ed in alcuni momenti dobbiamo essere bravi, come stiamo facendo, a stringere i denti. Zero preoccupazioni, zero ansie e zero problemi. Quando parlo di costruire le squadre con strutture vincenti dico anche che non si possono inventare dall’oggi al domani anche se può accadere ed a me è accaduto, bisogna fare degli step”.

Quindi al Napoli manca forse qualcosa in attacco, in zona gol?

“Se si parla di una squadra che non ha fatto tanti gol, ma se vedi le statistiche della rosa e non trovi tanti giocatori con un curriculum con tanti gol, i gol non possiamo inventarceli, possiamo lavorarci per aumentare il tot di un calciatore, ma se uno fa 1 o 2 gol l’anno non puoi pensare ne faccia 10, già farne 4 è molto. L’Inter ha fatto 19 gol da calci da fermo, sono tanti punti, significa che hai giocatori bravi a calciare, strutturati per andare a saltare. Quando costruisci le squadre devi mettere tanti ingredienti, capisco che non è facile, ma a tanti neanche interessa ma io provo comunque a spiegare le cose, poi se vogliono essere capite ben venga altrimenti col lavoro aumentiamo ancora di più il curriculum di alcuni elementi. Dobbiamo aumentare”.

Lo scozzese reduce da una buona prestazione contro l’Inter

La filosofia di Antonio Conte è chiara a Napoli come prima altrove. Lavoro, calciatori con caratteristiche ben precise, voglia e determinazione di portare a casa sempre la vittoria.

Alla viglia di una partita importante la sua concentrazione è evidente anche se il tecnico salentino si presenta sempre così. A chi gli chiedeva se fosse arrabbiato ha confermato che il suo modo di essere concentrato non deve essere preso per altro.

La realtà probabilmente è che potendo Conte eviterebbe queste conferenze stampa che sanno un po’ di trito e ritrito, dove gli addetti all’informazione, che hanno ovviamente il compito di scrivere per i propri lettori, alla fine hanno pochi argomenti veri da trattare e quindi spesso finiscono per toccare argomenti che con la gara in programma non c’entrano proprio niente.

Nelle ultime domande si è parlato degli infortunati, degli incerti e delle ultime prestazioni di chi è partito dalla panchina.

Scott McTominay il suo impiego domani è in dubbio. Conte deciderà prima della partita

Su McTominay Conte ha precisato che una valutazione sull’impiego contro la Fiorentina verrà fatta nell’imminenza della gara.

Ha poi lasciato intendere che tanto Gilmour che Billing potrebbero essere della partita ma ha anche detto che dipenderà da ognuno degli uomini a sua disposizione essere sempre pronti.

In questa fase dalla stagione troveranno spazio tutti quelli che saranno più in forma, più concentrati, più decisi a dare tutto quello che hanno perché il Napoli centri il miglior obiettivo possibile.