Il Toro
Alessandro Buongiorno nasce a Torino nel 1999. Fin dai primi passi gioca e si diverte con gli amici, ovunque c’è un pallone lui lo rincorre. Inizia nella scuola calcio granata, il Barracuda. A soli 6 anni viene notato dal responsabile Silvano Benedetti e grazie alla determinazione di mamma Roberta e papà Claudio, torinesi doc, Alessandro, inizialmente restio, si convince. Parte quindi tutta la trafila delle giovanili fino all’arrivo in prima squadra e all’esordio nel 2018 in serie A grazie a Walter Mazzarri. Pochi minuti dopo si infortuna alla spalla, ma è quel giorno che comincia la sua favola granata, culminata poi con la fascia di capitano e la convocazione nella nazionale di Roberto Mancini nel 2023.
Caratterische tecniche
Fisico statuario e longilineo, 194 cm per 86 kg, piede sinistro, professione difensore. Enorme duttilità tattica: Buongiorno ha già giocato in carriera sia in una difesa a 3 che a 4. Valente nei contrasti di gioco ed in particolare nei colpi di testa, è anche dotato tecnicamente tanto da risultare molto bravo nell’impostazione di gioco.
Il sogno azzurro
Dal granata Toro all’azzurro Napoli: il 13 luglio 2024, Buongiorno viene ufficializzato dal presidente De Laurentiis che sborsa 35 milioni di €, più 5 di bonus, per assicurarsi le sue prestazioni. Risulta l’acquisto italiano più costoso di sempre del Napoli, ed il secondo difensore più pagato dagli azzurri dopo Manolas. Firma un contratto quinquennale con una clausola da 70 milioni di €, valevole soltanto dal 2027. La giovane età, la duttilità tattica, il fisico possente, il vizietto del gol, quest’anno ne ha realizzati 3, sono tutte premesse che fanno sperare Antonio Conte di aver trovato quello che ben presto diventerà il perno principale della difesa partenopea.
Non solo calcio
Serietà e professionalità in campo e non solo. Buongiorno è uno dei pochi calciatori che ha già conseguito una laurea triennale in economia aziendale con il massimo dei voti. Non si sa dopo il calcio la vita cosa gli riserverà, ma negli spazi che è riuscito a ritagliarsi fra un allenamento e l’altro, ha fortemente voluto studiare interessandosi soprattutto agli aspetti manageriali delle aziende.
Buongiorno sull’addio al Torino:
“Ho cercato di migliorarmi quotidianamente, di rispettare tutti il più possibile e di seguire fino in fondo la mia testa e ciò che sentivo dentro di me. In questo modo sono riuscito a realizzare ben due sogni: giocare e indossare la fascia da capitano della squadra della mia città, per cui ho sempre tifato fin da bambino. E poi quello di leggere i nomi dei caduti di Superga. Un onore. Questi due momenti rimarranno per sempre impressi nella mia mente e dentro il mio cuore”
Antonio Conte su Buongiorno:
“Buongiorno è un giocatore ambito, aver avuto l’appeal per prenderlo nonostante il decimo posto deve darci la consapevolezza che facendo le cose bene anche sul mercato potremo avere più opportunità, cosa che quest’anno è un po’ più difficile senza l’Europa. Stiamo facendo le cose in maniera giusta, io ho chiesto chiarezza ed il club mi ha ribadito che non cambia la sua strategia e saremo quinti o sesti per monte stipendi, investiremo i soldi delle cessioni per altri acquisti, se ci saranno altre cessioni. Io ho accettato, ho visto che con la base che c’è si possono fare cose buone e ricostruire qualcosa di importante”