Antonio Conte: 1 partita alla volta

Conte lancia la volata finale a partire da Napoli - Milan

Antonio Conte prova a dare se possibile ancora più la carica alla sua squadra ed all’ambiente napoletano.

Lo fa parlando in conferenza stampa prima di partire per Venezia toccando i temi a lui più cari: giocare guardando alla propria prestazione; dare anche più del 100% senza pensare al valore attribuito all’avversario dalla posizione in classifica; mettere in pratica tutto quello su cui si è lavorato in settimana.

La concentrazione e la determinazione di Antonio Conte 

Il richiamo alla concentrazione e con essa alla determinazione è una caratteristica che Antonio Conte ha sempre cercato di istillare ai suoi uomini ovunque si sia trovato ad allenare.

La sua avventura a Napoli irta di difficoltà dimostra come il tecnico salentino sia sempre lo stesso e magari oggi sia anche meglio dopo l’esperienza in Premier League.

In Inghilterra si gioca sul ritmo, sulla velocità, caratteristiche che si aggiungono a quelle della determinazione e dell’agonismo che sono insite in quel campionato.

Nella conferenza di oggi il tecnico ha risposto da subito sulle condizioni degli infortuni e sui convocati che faranno parte della comitiva azzurra:

“Mazzocchi ed Anguissa sono tra i convocati invece Neres lo rivedremo dopo la sosta delle nazionali”.

Il brasiliano si è allenato ma d’accordo con il suo staff Conte ha preferito tenerlo ancora a riposo in maniera che il recupero sia definitivo.

Matteo Politano torna in nazionale

Altro argomento che ha tenuto banco è stato quello della chiamata in nazionale italiana da parte di Luciano Spalletti di ben azzurri partenopei:

“Se possiamo dare una mano alla nazionale con i nostri calciatori è motivo d’orgoglio e soddisfazione – ha dichiarato Antonio Conte -. Va detto però che Meret, Di Lorenzo, Buongiorno e Raspadori sono stati già convocati e si può dire siano tra quelli in pianta stabile. Per Politano si tratta di un richiamo che è frutto del buon campionato che sta facendo anche se personalmente mi aspetto qualcosa di più, lui lo sa benissimo. Resta la soddisfazione per la convocazione”

Iniziando a parlare della gara che il Napoli dovrà affrontare domenica alle 12.30 a Venezia il tecnico ha dichiarato: “Tutte le partite nascondono sempre delle insidie, basta guardare Inter – Monza per comprenderlo. Non c’ niente di scontato, affrontiamo una squadra in salute che sta giocandosi le proprie carte per salvarsi. Dovremo fare una grande gara e io me l’aspetto. Credo di avervi abituato in questi mesi di incontri che la cosa importante è parlare di noi stessi, della gara imminente. Quello che sino ad oggi abbiamo costruito ha seguito questa linea, abbiamo avuto come i paraocchi che ci hanno impedito di guardare intorno e che ci hanno consentito di evitare condizionamenti. Proseguiremo così”.

Antonio Conte si aspetta da Romelu Lukaku un finale di campionato importante

Lukaku – Raspadori meglio del 4-3-3?

L’attenzione si poi spostata sul sistema di gioco e su Lukaku che sembra più a suo agio con Raspadori di fianco.

“Sicuramente giocare con qualcuno al fianco può sgravarti dai compiti di prima punta – ha risposto Antonio Conte -. Romelu nelle ultime due gare ha fatto bene, come tutta la squadra. Ma lui sa che io mi aspetto di più a partire dalla gara di domani. Può confermare il recente rendimento ma può provare a fare anche meglio, cosa che vale per la tutta la squadra”

Una domanda è tornata sulla stagione che vede il Napoli impegnato solo in campionato: “Avere allenato questi ragazzi tutta la settimana sicuramente ci ha aiutati quest’anno altrimenti sarebbe stata dura sotto ogni punto di vista. Il maggior tempo a disposizione ci ha permesso di trovare una soluzione nelle tante difficoltà che abbiamo dovuto affrontare. Mancano 10 partite e ci arriviamo con un bagaglio tattico ben assortito e conterà tutto. Io lo sapete guardo solo alla prossima partita che deve essere la finale mondiale in assoluto, col Venezia dovremo dimostrare di essere più bravi di loro, più affamati e vogliosi di vincere di loro sapendo che loro vorranno rubarci l’idea. Ho studiato chi ha giocato lì, le difficoltà che hanno avuto Inter, Roma, Lazio che ha pareggiato. Non sarà una passeggiata di salute, mi aspetto una grande partita, serve una dimostrazione di maturità e dimostrare che siamo sul pezzo”.

Sull’argomento il tecnico è anche ritornato rispondendo ad un’altra domanda: “Quando arrivi nell’ultimo terzo di campionato tutte le partite diventano più difficili, si intravedono gli obiettivi, la pressione, lo stress è più alto, non cambia nulla giocare contro una squadra che punta a vincere con altre che devono salvarsi. Tutto dipende da noi, da come le affronteremo, quello che dico sempre e non mi stancherò mai di ripetere è che le partite si possono anche perdere ma gli altri devono dimostrare di essere stati più forti tatticamente e qualitativamente, ma non possiamo venire sconfitti sul desiderio e la voglia di vincere. Mai secondi a nessuno”.

In chiusura gli è stata rivolta quella che sta diventando una domanda ricorrente ovvero sul suo futuro dopo la fine di questa stagione. Antonio Conte ha risposto precisando bene la questione: “Io non devo rispondere a nessuno, sono giochi mediatici, è arte in Italia. Qualsiasi risposta dia può solo creare qualcosa… sono giochi mediatici, ci stanno, e niente. Ne prendo atto”.

Antonio Conte già sapeva che a Napoli il suo arrivo non sarebbe stato gradito dalle altre società, soprattutto quelle del triangolo industriale. Ma lui voleva dirigere l’orchestra del Maradona di Napoli, forse voleva farlo anche per dare qualche risposta a chi non lo aveva preso in considerazione per una presunta rifondazione.

A Napoli se Antonio Conte vorrà e se il presidente con l’ausilio di Manna lo metterà nella condizione potrà davvero ricostruire una squadra forte, di stampo europeo, impavida in campionato e capace di giocarsela nelle competizioni europee.

Ci vorranno i giocatori adatti, ci vorrà la spinta del pubblico che di sicuro non mancherà e ci vorranno risultati secchi per spegnere le polemiche che, come dice lui che se ne intende, vengono create ad arte.

La ricostruzione in verità bisogna dire che è già iniziata come dimostra l’attuale classifica e la prospettiva ad essa legata.

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