Home Sport Arne Slot a caccia del 20° titolo per i Reds

Arne Slot a caccia del 20° titolo per i Reds

Breve ritratto dell’allenatore olandese che sta rivitalizzando il Liverpool con il quale vuole interrompere l’egemonia del City di Guardiola

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È stato definito l’allenatore olandese più interessante del momento quando era alla guida del Feyenoord. Così Arne Slot è entrato subito nella lista che la dirigenza del Liverpool ha iniziato a formare quando all’inizio della scorsa stagione Jurgen Klopp aveva annunciato che quella appena iniziata sarebbe stata la sua ultima stagione alla guida dei Reds.

Un anno sabbatico per Jurgen Klopp

L’olandese ha alcuni punti di contatto con il suo predecessore ma sono certamente più numerose le differenze pur essendo sostanzialmente dei coetani, Slot è del 70 e Klopp è nato nel 67.

In sostanza Slot ha importato nella gestione delle squadre che gli sono state affidate alcuni concetti semplici a loro modo innovativi.

Un esempio su tutti: analizzare con i suoi calciatori grazie agli specialisti presenti nel suo staff momenti belli e brutti di una prestazione badando che quelli positivi prevalgano su quelli negativi e che l’ultimo video rappresenti un momento molto positivo della prestazione del giocatore in questione.

La creazione del consenso per Slot passa attraverso la condivisione, la scelta dell’obiettivo da raggiungere, il rapporto che si viene a creare con i suoi calciatori singolarmente e soprattutto in gruppo.

Niente buonismi, niente superficialità ma alla maniera del coach di basket o forse meglio del tecnico alla Velasco una o due osservazioni al massimo in un time-out, o meglio nell’intervallo della partita.

Quattro chiacchiere guardandosi negli occhi per capire se la sintonia è la stessa.

Non si vincerà sempre perché è impossibile anche quando hai una squadra più forte dell’avversario che affronti. Velasco ha vinto l’oro olimpico con la nazionale femminile e pur vincendo tutto in abbondanza con la sua Italia maschile costruita grazie alla famosa “generazione dei fenomeni” è salito sul podio ma gli è sempre sfuggito il metallo più prezioso.

A Parigi Velasco ha rifiutato l’etichetta della rivincita cercando di spiegare che è bello vincere ma l’importante è essere consapevoli di poterlo fare in qualunque momento.

Arne Slot con molta probabilità la pensa come il nostro Julio oramai a pieno titolo italiano al quale di argentino è comunque rimasto l’accento e la garra.

Il tecnico del Liverpool ha iniziato bene alla guida dei Reds, una sola sconfitta maturata in casa contro il Nottingham Forrest in una partita che giocata altre 99 volte non sarebbe mai finita così. Ed è singolare che in sette gare la difesa del Liverpool abbia subito solo due reti di cui proprio una in quell’occasione.

In un’intervista in Olanda una volta Slot ha dichiarato: «Non ho mai avuto la presunzione di poter migliorare individualmente i giocatori. Solo la squadra nel suo insieme può rendere giustizia e far eccellere le qualità del singolo». 

Come Guardiola anche lui è distante da Louis Van Gaal ma allo stesso tempo entrambi sembrano dovergli qualcosa e ammettono di non poterlo non considerare un punto di riferimento imprescindibile.

In realtà Arne Slot appartiene ad una nidiata di allenatori di calcio olandesi proveniente da una regione orientale dell’Olanda: l’Overijssel.

In elenco ci sono: Bert van Marwijk ed Erik ten Hag, i più famosi.

Sembra quasi di rivedere in piccolo una riedizione della certamente più lunga e blasonata lista di grandi allenatori italiani provenienti dal Friuli Venezia Giulia, come: Nereo Rocco, Ferruccio Valcareggi, Enzo Bearzot, Dino Zoff, Cesare Maldini, Fabio Capello, Luigi Del Neri, lo stesso Eduardo Reja per non parlare di due nomi che appartengono alla storia del calcio italiano, quelli di: Annibale Frossi e Alfredo Foni.

Slot ha saputo riportare al successo il Feyenoord, non accadeva dal 2000 presentando la sua squadra anche in Europa al meglio raggiungendo una finale di Conference ed i quarti di finale in Europa League.

Oggi il suo Liverpool, formazione che sotto la guida di Klopp ha saputo raggiungere risultati importanti, potrebbe darsi che aggiunga un altro mattoncino alla costruzione di una nuova stagione di successi dopo la scorsa infelice annata.

Il confronto che tra poco ad Anfield lo opporrà al Chelsea potrebbe lasciar intendere che dopo sette stagioni in cui il City di Guardiola, vincente in sei occasioni, battuto proprio dal Liverpool di Klopp nella stagione 2019-2020, si dovrebbe guardare le spalle proprio dai nuovi Reds di Arne Slot.

Quell’olandese che con il suo faccione simpatico, a 46 anni, alto 184 cm, parla di intensità, aggressività, dinamismo e pressing quando spiega la sua idea di calcio senza però mai tralasciare riferimenti allo stile all’italiana di allenatori come Carlo Ancelotti.