Australian Open 2025: nella notte italiana al via il primo Slam dell’anno

Australian Open: in nottata torna il grande tennis

Ci siamo. L’Australian Open 2025 è ormai alle porte, pronto a partire tra poche ore dopo i tornei di preparazione tenutisi in queste settimane sul cemento australiano. Come da tradizione, lo Slam di Melbourne segna l’avvio della stagione tennistica per tutte le principali star della racchetta, e anche quest’anno sarà caratterizzato dal grande caldo dato dall’estate australiana e da un pubblico che è tra i più calorosi del circuito. I primi a scendere in campo, tra gli italiani, saranno Luciano Darderi, atteso dallo spagnolo Martinez, e il qualificato Gigante contro Humbert.

Nel singolare maschile Sinner grande favorito

Nel tabellone maschile, per forza di cose, il principale candidato alla vittoria finale nell’ultimo atto del torneo, in programma domenica 26 gennaio, è il numero uno al mondo Jannik Sinner. L’italiano, che dodici mesi fa proprio agli Australian Open si aggiudicò il primo Slam della carriera, sta dominando i campi in cemento come il Nadal dei bei tempi faceva con quelli in terra rossa, e ha dimostrato già più volte di avere la forza mentale per non lasciarsi distrarre dalla vicenda doping, il cui verdetto è atteso per il prossimo aprile. Sinner esordirà nella giornata di lunedì contro l’ostico cileno Jarry.

Nel tabellone femminile Sabalenka su tutte

Per quanto riguarda il seeding femminile, invece, è l’altra detentrice del titolo, Aryna Sabalenka, la maggiore indiziata a scrivere nuovamente il proprio nome nell’albo d’oro degli Australian Open. La bielorussa, testa di serie numero uno, avrà dalla sua il vantaggio di una superficie ideale per i suoi colpi aggressivi e per il suo colpo potente, che la mette in una posizione privilegiata per i bookmakers rispetto alla regina della terra rossa Iga Swiatek. Per la Sabalenka, dal suo lato di tabellone, la maggiore insidia sulla carta è l’americana Coco Gauff, mentre nella metà della polacca occhio alla nostra Jasmine Paolini.

Gli altri italiani in cerca di gloria

Proprio Jasmine, protagonista di un 2024 al di là di ogni più rosea previsione, guida la truppa azzurra di giocatori pronti a stupire nelle due settimane di Melbourne. Se la toscana, finalista sia al Roland Garros che a Wimbledon l’estate scorsa, proverà ad arrivare in fondo anche all’Australian Open, gli altri due principali indiziati a far bene in terra Aussie sono Matteo Berrettini, che però ha un tabellone tutt’altro che facile col possibile incontro con Rune al secondo turno, e Lorenzo Musetti, medaglia di bronzo a Parigi, il quale deve provare a cancellare immediatamente la brutta prova personale nelle Final Eight di Davis a novembre.

Dal doppio a Djokovic, non solo Sinner

Ma per i colori italiani il discorso non si chiude col singolare. In doppio, infatti, le speranze tricolori sono riposte nella coppia Errani/Paolini nel femminile e in Bolelli/Vavassori, freschi trionfatori ad Adelaide, nel maschile. Quando si parla di Australian Open, ad ogni modo, non si può non parlare di Novak Djokovic, quest’anno settimo favorito del seeding ma ben dieci volte vincitore a Melbourne. Il serbo, che considera l’Australia la sua seconda casa, si trova dal lato di tabellone di Alcaraz e del numero due del ranking Zverev. Se Sinner dovesse arrivare in finale, dunque, solo uno dei suoi principali avversari potrebbe avere l’onore di provare a spodestarlo.

L’estate australiana e il pubblico acceso

Il clima, come si accennava in apertura, sarà un elemento centrale nei quindici giorni del torneo. Caldo e umidità, da sempre, recitano un ruolo primario sui campi dell’Australian Open, torneo che fino al 1987 si disputava su erba, tanto che ormai da anni la Rod Laver Arena è dotata di tetto removibile e di impianto di aerazione, per proteggere l’interno non tanto dalla pioggia, come avviene a Wimbledon, ma dalle temperature elevate. Oltre al calore climatico, in ogni caso, caratteristico dei campi australiani è anche il calore del pubblico, che tradizionalmente supporta i giocatori azzurri, visti i tanti italiani che vivono a Melbourne.

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