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Belgio – Italia 0-1: le pagelle degli azzurri

L'Italia vince e convince. Basta il gol di Tonali per tornare dal Belgio con i 3 punti ed assicurarsi i quarti di finale. Gli uomini di Spalletti sanno giocare, soffrire e portare il risultato a casa grazie ad una splendida prestazione dell'intero gruppo ed in particolare della difesa con il duo Di Lorenzo e Buongiorno migliori in campo che annullano Lukaku compagno di squadra al Napoli

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Si gioca allo stadio Roi Baudouin di Bruxelles. All’Italia di Luciano Spalletti basta un punto fra questa gara e la prossima contro la Francia. L’Italia che scende in campo in tenuta bianca contro il Belgio, con la classica divisa rossa, fa però gia a Bruxelles bottino pieno con il giusto atteggiamento e guadagna l’accesso ai quarti di finale di Nations League che si svolgeranno il prossimo marzo. La strada sembra essere quella giusta dopo la grande delusione dei campionati europei. Adesso con un pareggio contro la Francia l’Italia potrà assicurarsi anche il primo posto del girone.

Belgio – Italia in sintesi

Possesso palla prolungato degli azzurri con il Belgio che lascia l’iniziativa all’Italia nella prima frazione di gara.

Duello tutto napoletano fra Lukaku e Buongiorno. A vincerlo è nettamente il difensore partenopeo, chiamato a sostituire l’infortunato Calafiori.

L’allenatore del Belgio Tedesco non sembra aver preparato la gara nel migliore dei modi. I suoi appaiono imbambolati e poco predisposti al sacrificio. Di fronte trovano una grande Italia, che non solo vince ma finalmente convince. Gioco, fraseggi, possesso palla, cambi di passo, verticalizzazioni, rapidità, azioni corali e facilità di capovolgere l’azione da difensiva in offensiva.

All’undicesimo arriva il vantaggio con uno scambio, con un triangolo perfetto, fra Barella e Di Lorenzo su cui mezza difesa belga si addormenta. Il terzino del Napoli, nuovamente in veste di braccetto in nazionale, serve dentro l’area di rigore Tonali che a porta sguarnita non può sbagliare.

La partita si conclude così. Nel secondo tempo l’Italia soffre ma sa soffrire, non rinunciando mai a cercare ugualmente il raddoppio. Lukaku esce fuori e si fa vedere in almeno due o tre occasioni. Il Belgio colpisce un palo con Faes da una palla inattiva e Donnarumma è bravo a fermare almeno un paio di incursioni avversarie.

Le pagelle degli azzurri

Donnarumma 6.5: il Belgio non tira praticamente mai in porta nella prima frazione di gara, una sola uscita da segnalare di Gigio in cui è bravo a respingere coi pugni. Ma nella ripresa, in cui l’Italia soffre molto di più gli avversari, il portierone azzurro è bravissimo in un paio di interventi a mantenere la propria porta inviolata. Anche il palo lo aiuta.

Di Lorenzo abbraccia Lukaku

Di Lorenzo 7.5: da braccetto, come ad inizio stagione faceva anche col Napoli di Conte, questo ruolo sembra essergli cucito addosso da sempre. Non soffre mai gli avversari e riesce sempre a rendersi pericoloso con inserimenti al centro del campo. È sua la percussione che nel primo tempo porta al gol di Tonali che da solo deve solo segnare. Nella ripresa continua con una gara senza sbavature. Per poco non trova il gol del raddoppio e continua a disegnare parabole importanti per i propri compagni di squadra, anche quando negli ultimi 10 minuti di gara si riprende il posto da terzino con l’ingresso in campo di Gatti al posto di Cambiaso.

Buongiorno 7: perfetto. Il 4 azzurro fa buona guardia. Non sbaglia neanche un intervento. Il suo compagno di squadra al Napoli Lukaku non è propriamente il centravanti più facile da marcare per un difensore vista la mole fisica dell’attaccante belga. Eppure Buongiorno non lo soffre mai, lo anticipa quasi sempre e lo chiude sistematicamente quando Lukaku cerca di rendersi pericoloso palla al piede. Dopo 8 partite consecutive in cui l’Italia subiva gol anche grazie a lui la porta di Donnarumma resta inviolata.

Bastoni 6: fa una buona gara. Oramai è un veterano sia dell’Inter che della nazionale italiana. Si comporta bene ma commette qualche fallo di troppo. Uno di questi su Lukaku gli costa un’ammonizione evitabile.

Cambiaso 6: partita di normale amministrazione. Si comporta abbastanza bene in fase difensiva ma fatica a spingere in fase offensiva. Dal 81′ Gatti s.v.

Frattesi 6.5: gioca nell’Inter. Forse è l’unico motivo per il quale un calciatore come lui non riesce a trovare sempre lo spazio che meriterebbe. Questo perché il centrocampo dell’Inter è veramente molto forte. Lui è sempre il dodicesimo uomo in campo ma con l’Italia di spazio ne sta trovando sempre di più e sempre di più sta convincendo con le sue prestazioni di alto livello.

Rovella 6.5: al debutto in azzurro viene schierato da regista da Spalletti. Arretra e si fa vedere spesso venendosi a prendere il pallone che smista e gira per i compagni di squadra meglio posizionati. Buona gara per il giovane centrocampista laziale che può far ben sperare per il futuro del centrocampo azzurro. Dal minuto 79′ Locatelli s.v.

Sandro Tonali torna al gol dopo 14 mesi

Tonali 6.5: torna al gol dopo 14 mesi. E sappiamo i mesi complicati che ha vissuto Sandro Tonali. Il caso  scommesse lo ha tenuto lontano dal rettangolo verde per molto tempo. Lui è stato bravo nel giro di poco tempo a riprendersi una maglia da titolare sia col Newcastle che con la nazionale.

Di Marco 6: meno nel vivo del gioco rispetto al suo solito. Mancano i consueti assist o gol decisivi ma la sua è sempre una partita sufficiente. Il miglior terzino, per distacco, del campionato italiano cede il posto al 68′ ad Udogie 6 la cui gara è sufficiente.

Barella 7: geometrie, passaggi corretti, lanci in profondità. Fa sempre la cosa giusta al momento giusto. La sensazione è che in appoggio alla punta sia ancora più importante che in posizione un pó più arretrata come nell’Inter. Spalletti, che lo ritrova stasera dopo le mancate convocazioni di settembre ed ottobre, potrebbe aver trovato un trequartista importantissimo per il suo 3-5-1-1. Dal minuto 79′ Raspadori s.v.

Retegui 6: è un attaccante ormai diventato importante. Sia per l’Atalanta che per la nazionale italiana che da troppo tempo non trovava un centravanti così. Quasi sempre nel vivo del gioco. La partita è sufficiente nonostante abbia fatto difficoltà, più di altre volte, a trovare i tempi giusti per liberarsi dalla marcatura della difesa avversaria.

Al minuto 53 era stato bravo a crearsi una buona occasione da rete sul lancio di Frattesi ma a tu per tu col portiere avversario sbaglia per poca lucidità.

Dal 68′ Kean 6 se il capocannoniere del campionato italiano lascia il posto al vice-capocannoniere ed entrambi giocano nella nazionale italiana allora vorrà dire che qualcosa di buono la nazionale lì davanti finalmente sta ritrovando. Fresco di tripletta con la Fiorentina nei suoi 25 minuti di gara in campo è bravo a liberarsi in almeno due occasioni ma ritarda troppo il tiro verso lo specchio avversario e viene chiuso in tempo dai marcatori avversari. Prende ugualmente la sufficienza per l’impegno.

All. Spalletti 7: il commissario tecnico azzurro parte con un 3-5-1-1. Il modulo sembra vincente.

Del rombo di centrocampo Rovella è il vertice basso e Barella quello alto, uomo cardine della sua Italia. Retegui e Kean i giusti terminali offensivi. La difesa, orfana di Calafiori, con Buongiorno non risente della sua assenza.

Spalletti sbraita, combatte, se potesse entrerebbe anche in campo. La posta in palio era alta. La sua Italia risponde presente. Qualificazione ai quarti con un turno d’anticipo. Adesso gli basta un punto contro la Francia per assicurarsi il primo posto.

Lukaku in difficoltà in un duello tutto napoletano con Buongiorno

Lukaku 5: voto anche per il centravanti del Napoli, la cui gara è ancora insufficiente.

Lukaku ritrova la nazionale e lo fa con la fascia di capitano al braccio e il numero 10 sulle spalle per quello che è il miglior marcatore della storia del Belgio con 85 reti.

Soffre però contro l’Italia. Di fronte trova un terzetto difensivo formato da Di Lorenzo, Buongiorno e Bastoni che gli fa toccare pochissimi palloni, in particolare nella prima frazione di gioco.

Nella ripresa, in cui l’Italia si copre maggiormente ed il Belgio viene fuori è bravo a smarcarsi in almeno un paio di occasioni.

Al minuto 78 di testa sull’unico cross della sua squadra è bravissimo ad anticipare la difesa italiana e a provare a buttarla alle spalle di Donnarumma. Non trova però la porta. È ancora troppo poco per un attaccante come lui.