Bilancio Juventus: Profondo rosso

Il bilancio 2023/2024 della Juventus, approvato a larga maggioranza dall’assemblea dei soci del 7 novembre scorso, chiude i conti della società bianconera al 30 giugno 2024 con una perdita di 199,2 milioni di euro.

Il risultato, che è decisamente peggiore rispetto a quello del precedente esercizio, chiuso con una perdita di 123,7 milioni, porta le perdite complessivamente accumulate dal club bianconero negli ultimi cinque bilanci alla enorme cifra di 881,53 milioni di euro.

I ricavi

Il bilancio 2023/24 della Juventus evidenzia ricavi per 394,5 milioni di euro (nel precedente erano 507,7 milioni): la voce prevalente è quella dei ricavi commerciali (sponsor e royalties), per 160,5 mln, seguita dai diritti tv, pari a 99,7 mln (in calo rispetto ai 157,1 mln dell’esercizio precedente); i ricavi derivanti dalla gestione dei diritti da calciatori hanno raggiunto i 34,1 milioni di euro (con 22,8 mln di plusvalenze, di cui 10,9 per la cessione di Zakaria al Monaco e 6,9 per quella di De Winter al Genoa).

I ricavi da stadio sono stati 57,7 milioni (-3,8 mln rispetto al 2022/2023), di cui 21,4 dai biglietti per le gare di campionato, 2,7 da quelli per le partite di Coppa Italia e 18,2 dagli abbonamenti.

Lo Juventus Stadium

Tornando alla principale fonte di ricavi, quelli commerciali, è interessante rilevare che ben 38 milioni derivano dalla sponsorizzazione con Jeep, marchio che come noto fa parte del gruppo Stellantis, di cui la holding degli Agnelli, Exor, è il principale azionista.

L’accordo di sponsorizzazione tra la Juventus e l’azienda del gruppo Stellantis, che ha portato complessivamente al club bianconero in 12 stagioni ben 341 milioni di euro, si è però concluso a giugno 2024 e attualmente la società presieduta da John Elkan non ha ancora uno sponsor che rimpiazzi la Jeep e gli importanti introiti ad essa collegati.

I costi

Anche se non è bastato per arginare il grande incremento delle perdite, il club torinese è riuscito a ridurre di circa 40 milioni l’ammontare dei costi esposto in bilancio rispetto alla precedente stagione, chiudendo con un importo complessivo di 569,9 milioni.

La maggior parte dei costi riguarda gli stipendi, e ovviamente di questi la parte preponderante è quella relativa ai tesserati (239 milioni di euro rispetto ai 255 mln del 2022/23).

Tra le altre voci ci sono ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 169,8 milioni di euro (circa 10 mln in meno rispetto al precedente bilancio), di cui 139,1 milioni per gli ammortamenti dei calciatori. Pesano poi in bilancio le svalutazioni relative a Chiesa (3,8 mln), Pogba (1,7 mln) e Szczesny (1,5 mln).

Altro costo rilevante, questo in aumento di circa 10 milioni rispetto al precedente esercizio, è quello riguardante la gestione dei diritti dei calciatori (22,2 milioni).

Debiti e patrimonio netto

Le passività complessive esposte in bilancio sono pari a 638,6 milioni di euro (in netto calo rispetto agli 833,9 milioni dell’anno precedente), di cui 164,5 milioni verso società calcistiche. L’indebitamento finanziario netto è pari a 242,8 milioni di euro, con una liquidità di 36,4 mln. Il patrimonio netto risulta positivo per 42,1 milioni.

Le prospettive

Il bilancio chiuso al 30 giugno 2024 ha senza dubbio risentito della mancata partecipazione alle coppe europee nella passata stagione, oltre che di avvenimenti eccezionali, come il lodo Ronaldo e la buonuscita riconosciuta a Massimiliano Allegri. E’ però vero che, a leggere l’ultimo bilancio della Juventus, come peraltro anche quelli degli ultimi anni, appare evidente che la politica del vincere è l’unica cosa che conta abbia avuto delle conseguenze pesantissime sui conti del club bianconero, i cui azionisti sono stati chiamati a coprire negli ultimi anni quasi 900 milioni di perdite.

Ora però la politica del club pare cambiata: come ha dichiarato il presidente bianconero Gianluca Ferrero, “Il piano strategico per il periodo dal 2024-2025 al 2026-2027 non prevede ulteriori interventi di rafforzamento del capitale”.

Il Presidente Gianluca Ferrero

Il risanamento dei conti dovrà dunque passare necessariamente da una ulteriore riduzione dei costi di gestione (con particolare attenzione al monte ingaggi) e da un incremento di fatturato legato più che alle plusvalenze soprattutto al ritorno nelle coppe europee ed alle sponsorizzazioni.

D’altra parte il cambio di rotta da parte della dirigenza è obbligato: le perdite accumulate dal club hanno raggiunto un livello eccessivo anche per un colosso come la Exor, e poi la Juventus è chiamata a rispettare il settlement agreement stipulato con la UEFA a seguito del mancato rispetto delle norme del Financial Fair Play.

Ridurre il peso a bilancio del costo del monte ingaggi e ridurre le perdite del prossimo biennio sono condizioni indispensabili per evitare le sanzioni previste dalla UEFA in caso di mancato rispetto dell’accordo, sanzioni che possono arrivare fino a limitazioni nella lista dei giocatori e all’esclusione dalle competizioni UEFA.

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