A Como saranno in 900 a tifare Napoli. Quantomeno nel settore ospiti. Probabilmente saranno molti di più in totale vista la quantità di campani residenti in Lombardia.

I tifosi del Napoli tornano in trasferta a Como
Torna quindi finalmente a colorarsi d’azzurro uno stadio, almeno per una buona fetta, in trasferta, dopo una serie di divieti che non hanno permesso ai tifosi partenopei di seguire la propria squadra lontano dal Maradona.
Domani nell’anticipo della Domenica, all’improponibile orario delle 12.30, il Napoli è atteso al Sinigallia di Como, per una sfida scudetto cruciale per gli azzurri prima della gara contro l’Inter della prossima settimana.
Vincere vorrebbe dire dare un segnale al campionato. Dare un segnale all’Inter e all’Atalanta. Vorrebbe far capire che a 12 partite dal termine il Napoli c’è. Che c’è nonostante gli infortuni. Che c’è nonostante il mercato di gennaio. Che c’è nonostante l’addio di Kvaratskhelia. Che c’è e che non ha più intenzione di nascondersi. Che c’è e che dopo tre pareggi consecutivi vuole ritrovare i 3 punti.
Lukaku alla prova del 9
Il Napoli ha bisogno del suo bomber. Ne ha bisogno per vincere. Ne ha bisogno perché l’ha voluto il suo allenatore più di ogni altro calciatore. Ne ha bisogno perché fino a questo momento l’attaccante belga ha ripagato le aspettative soltanto a metà. Non sempre con prestazioni convincenti. Non sempre riuscendo a dare la stessa intensità alle sue gare trovando il gol in maniera alterna.
Eppure nel tabellino appare il numero 9 alla voce marcatori di fianco al nome di Lukaku. Impreziositi da 7 assist. La condizione fisica, l’intensità. Lo scatto, l’esplosività probabilmente non sono più quelle di un tempo, ma l’incisività del gigante belga è ugualmente impressionante.
9, come detto, le marcature messe a referto. In 9 gare differenti. Hanno fruttato 27 punti. C’è solo una cosa da dire. Quando Lukaku segna il Napoli vince. Gli azzurri hanno bisogno di lui, di un suo guizzo, di un suo gol domani sul campo del Como per portare a casa i 3 punti.
I gioiellini del Como
Il Como, una squadra in costruzione ma con un progetto tecnico alle spalle importante. Sulla panchina, a guidare la squadra, quello che è stato uno dei più grandi centrocampisti a giocare in Europa dell’ultimo ventennio, Cesc Fabregas. L’allenatore proprio sulla panchina dei lombardi ha ottenuto lo scorso anno la promozione in massima serie.

Fabregas quandò arrivò al Como da calciatore
Ed è rimasto a giocarsi le sue carte anche in Serie A. Finora le prestazioni sono state altalenanti. Ma il Como è una squadra gradevole, che esprime un bel calcio e che spesso riesce a mettere in difficoltà gli avversari.
Il mercato, sia in estate che nella sezione invernale, è stato di quelli importanti per una squadra che come obiettivo al primo campionato di A ha assolutamente quello di salvarsi. In squadra il presidente è riuscito ad amalgamare l’esperienza di grandi campioni che hanno giocato in Europa a quelli di calciatori giovanissimi che sognano di diventarlo.
Fra tutti, ad oggi, sono forse in due ad aver impressionato più degli altri. Il talento argentino scuola Real Madrid Nico Paz, che fa della tecnica la sua arma migliore. Trequartista naturale sempre pronto a dare supporto alla punta centrale che con le sue giocate, a soli 19 anni, sta incantando mezza Serie A.

I gioiellini Diao e Paz
Ad affiancarlo, da qualche settimana, un altro diciannovenne, prelevato nella sezione invernale del calciomercato, dal Real Betis.
Assane Diao, ala destra che con estro, fantasia e strapotere fisico sta impressionando gli addetti ai lavori. 7 gare e già 4 gol con la maglia del Como.
Come ci arrivano gli azzurri
Il Napoli arriva alla gara di domani dopo aver guadagnato 24 punti nelle ultime 10 partite, frutto di 7 vittorie consecutive prima e di 3 pareggi consecutivi poi.
Nelle 7 vittorie consecutive il Napoli è stato cinico, spietato, con la voglia di fare quanti più punti possibili contro avversari alla portata ma trovando vittorie di prestigio contro Fiorentina, Juventus e Atalanta.
Nelle ultime tre partite la condizione fisica di alcuni calciatori sembra essere leggermente in affanno. Va detto, ad onor del vero, che dei tre pareggi due sono stati all’Olimpico contro avversari del calibro di Roma e Lazio, seppur maturati per distrazioni negli ultimi minuti di gara. In mezzo il pareggio in casa contro l’Udinese, che è arrivato al Maradona disputando una grande partita e riuscendo a portarsi a casa un punto importantissimo con il pareggio di Ekkelenkamp al vantaggio azzurro di McTominay.
Fra un infortunio ed un altro, domani il Napoli, dovrebbe finalmente riuscire a recuperare Spinazzola ed Olivera sulla corsia di sinistra. Conte, dopo averlo già fatto a Roma contro la Lazio, vista anche l’assenza forzata di Neres, dovrebbe affidarsi ancora al 3-5-2.
Probabile presenza, davanti a Meret, di Di Lorenzo Rrahmani e Buongiorno. Alto a tutta fascia Politano a destra, quindi Spinazzola oppure Olivera a sinistra. In mezzo al campo i soliti tre Anguissa Lobotka e McTominay.
In avanti Raspadori a fare da chioccia a Lukaku. Alternativa potrebbe essere quella di impiegare il capitano Di Lorenzo a destra dall’inizio rinunciando a Politano ed inserendo Juan Jesus nei tre centrali.
Come ci arrivano i padroni di casa
Quattro vittorie, un pareggio e cinque sconfitte per il Como nelle ultime dieci partite. Fra le vittorie spiccano quelle di prestigio contro la Roma e l’ultima contro la Fiorentina. Il pareggio è arrivato contro la Lazio e le sconfitte contro avversari che si giocano o lo scudetto o la qualificazione in Champions come Inter Atalanta Bologna Juventus e Milan.
La squadra di Fabregas gioca, esprime un buon calcio, diverte la propria tifoseria e, come detto, è il giusto mix fra esperienza e gioventù. L’obiettivo principale resta la salvezza in questo primo anno di Serie A e se il Como dovesse riuscire ad ottenerla, dal prossimo anno, con il progetto importante dei fratelli Hartono, proprietari del club ed attualmente i più ricchi di una squadra di Serie A, potrebbe ambire a posizioni sicuramente più importanti.
Domani contro il Napoli Fabregas vorrà cercare di dare continuità allo 0-2 ottenuto sul campo della Fiorentina, grazie ai gol, manco a dirlo, di Nico Paz e Assane Diao.
Per farlo il modulo per cui opterà dovrebbe essere il solito 4-2-3-1.
Spazio quindi a Smolcic, Kempf, Dossena e Valle davanti a Butez.
Centrocampo formato da Da Cunha e Perrone e dietro Cutrone gli insostituibili Paz, Diao e Strefezza.
I punti salienti della conferenza stampa prepartita di Antonio Conte:
“Olivera e Spinazzola hanno ripreso ad allenarsi in gruppo da due giorni, sono arruolabili. Vedremo e valuteremo.

Antonio Conte felice dopo il 3-1 dell’andata al Maradona
Per quanto riguarda il Como hanno un progetto interessante. Stanno investendo tanto, e non solo su calciatori importanti. Hanno dei ragazzi straordinari: Fadera, Nico Paz, Perrone. Sono una squadra che sta facendo molto bene, hanno un allenatore giovane. Quello che noi cerchiamo di trasmettere dal primo giorno è di concentrarsi sul presente. Dobbiamo dare il tempo necessario per tornare nello giusto stato di forma. Bisogna essere concentrati e avere testa solo sul Como. Stiamo lavorando nella giusta maniera per affrontare bene le partite con un solo obiettivo: vincere“.