Eduardo De Filippo al Teatro Nuovo di Napoli

Una scena della commedia di Eduardo De Filippo Ditegli sempre di sì

Giovedì 7 novembre comincerà la nuova stagione teatrale al Teatro Nuovo di Napoli ed è stato scelto come spettacolo d’inaugurazione “Ditegli sempre di sì” di Eduardo De Filippo.

La rappresentazione comincerà alle 21:00, avrà una durata di 80 minuti e andrà in scena dal 7 al 10 novembre.

Ricorrono quest’anno 40 anni dalla scomparsa di Eduardo De Filippo e la scelta di proporre un suo spettacolo per dare inizio alla stagione teatrale è anche un modo per rendere omaggio al grande drammaturgo napoletano.

Eduardo De Filippo la scrisse per Vincenzo Scarpetta

De Filippo scrisse “Ditegli sempre di sì“, con il nome originariamente di “Chill’è pazzo!“, per la compagnia del fratellastro Vincenzo Scarpetta nel 1927 e nel 1932 decide di rivedere la storia e il numero dei personaggi, in occasione di una messa in scena al fianco dei suoi fratelli.

Al Teatro Nuovo da stesare Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo

Nel ruolo di direttore dello spettacolo vi è Domenico Pinelli e prenderanno parte alla rappresentazione anche Mario Autore, Anna Ferraioli Ravel e lo stesso Domenico Pinelli, che hanno inoltre interpretato i tre fratelli De Filippo nel film del 2021 I fratelli De Filippo.

Ci saranno anche Gianluca Cangiano, Mario Cangiano, Luigi Leone, Antonio Mirabella, Laura Pagliara, Vittorio Passaro, Lucienne Perreca, Silvia Salvadori ed Elena Starace. La scena è a cura di Luigi Ferrigno e Sara Palmieri, i costumi invece sono opera di Viviana Crosato e infine le musiche sono a cura di Mario Autore.

La pazzia ha nelle vicende il ruolo centrale e viene usato come espediente sia comico che tragico.

Mario Autore e Anna Ferraioli Ravel in una scena di Ditegli sempre di sì

Nel prologo della rappresentazione televisiva, registrata nel 1962, Eduardo De Filippo invita lo spettatore a prestare particolare attenzione, di andare oltre: “Eccomi a voi. Non c’è filosofia nella farsa che recito stasera, ma un personaggio della vita vera, un tal dei tali affetto da follia” e continua “allora è un dramma, mi direte voi, io vi rispondo ‘è una tragedia nera, ma non è nostra’. E la tragedia vera diventa farsa se non tocca a noi. Divertitevi dunque, riflettendo che ognuno può trovarselo davanti un vero matto, e accade a tutti quanti di commuoversi e ridere piangendo“.

Il fine è quello di trasformare questa “farsa” in un vero e proprio “dramma” attraverso uno studio approfondito della condizione umana di tutti i personaggi.

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