Empoli-Napoli 0-1: azzurri non belli ma vincenti

Empoli-Napoli poteva essere una partita trappola per gli azzurri, come mister Conte aveva anticipato alla vigilia del match. I toscani ,infatti, finora avevano subito solo quattro reti in campionato, peraltro tutte lontano dal Castellani, dove la squadra di D’Aversa era reduce da tre 0 a 0 consecutivi. Proprio per questo la vittoria esterna conquistata dai partenopei, pur se arrivata al termine di una gara certamente non spettacolare, acquisisce un’importanza fondamentale, in una giornata in cui anche alcune dirette concorrenti (Milan, Juventus) si sono imposte stentando.

Empoli-Napoli: avvio in salita per i partenopei

Il primo tempo della sfida, a onor del vero, ha visto scendere in campo un Napoli imballato e lontano parente di quello gagliardo e in grado di imporre un ritmo forsennato visto nelle ultime uscite. Ai punti, senza dubbio, nella prima frazione a meritare sarebbero stati i padroni di casa, capaci anche di impensierire Caprile in un paio di occasioni.

Gli incontri immediatamente successivi alla sosta, si sa, risentono sempre degli strascichi degli impegni delle Nazionali, e così il Napoli ha sicuramente pagato in avvio la mancanza di Olivera, relegato in panchina dopo il lungo viaggio di rientro dal Sud America, e di Lobotka, infortunatosi martedì scorso con la sua Slovacchia. Billy Gilmour, che ha sostituito il numero 68, è un buon giocatore e Conte crede in lui, ma non è Stan, semplicemente perché al momento pochissimi al mondo sono come lui.

Le sostituzioni decisive di Conte nella ripresa

Una volta conclusa la prima metà di gara a reti inviolate, però, a fare la differenza nella ripresa sono stati i cambi del tecnico salentino, che nel suo non badare a gerarchie e peso specifico dei calciatori ha ricordato molto Spalletti, presente proprio oggi in tribuna. Fuori Spinazzola e un impalpabile Lukaku, dentro Olivera e Simeone, con l’uruguaiano che mette subito un’altra sostanza sulla corsia sinistra, apporto determinante in un momento in cui il Napoli stava faticando sulle fasce laterali, e l’argentino decisivo nell’azione che porta al rigore poi trasformato da Kvara.

Il georgiano, del quale tanto si parla in questi giorni per la questione legata al rinnovo, è stato protagonista di una partita di certo non indimenticabile, ma dal dischetto si è dimostrato glaciale. Nel finale, poi, spazio anche a David Neres, questa volta sulla sinistra al posto dello stesso Kvaratskhelia, libero di regalare anche oggi in pochi minuti un paio di spunti di alta scuola.

Empoli-Napoli: tre punti fondamentali per gli azzurri

Empoli-Napoli ha raccontato di una squadra che, nel modo con cui è arrivata alla vittoria, è sembrata per certi versi la Juve di Conte, quella brutta, sporca e cattiva che quando era in lotta proprio con gli azzurri riusciva a portare a casa le partite di misura, non subendo gol e segnando poi alla prima (e unica) occasione. Quel che è certo è che le grandi squadre sono quelle che portano i risultati a casa non solo quando giocano bene, ma anche quando magari non lo meriterebbero; i tre punti conquistati oggi garantiscono agli azzurri di rimanere al primo posto della classifica, e in attesa di partite che possano anche divertire di più, i tifosi partenopei possono godersi almeno un’altra settimana da capolista.

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