GRAZIE SAMMY BASSO!

La Progeria provoca il precoce invecchiamento delle cellule ma fortunatamente ma non di quelle del cervello, cosa che ha dimostrato Sammy Basso dichiarando, in più occasioni, che : «non vivo la progeria come una condanna , né tantomeno come una punizione divina, non cambierei una virgola della mia vita e so anche il perché : perché ho avuto la forza di prenderla per quello che è e renderla unica ! »

 Consapevole della propria condizione ha utilizzato ogni istante della sua vita per studiare, conoscere e far conoscere questa malattia; nel 2005 fondò con la sua famiglia l’Associazione Italiana Progeria con lo scopo di promuovere la ricerca scientifica su questa patologia detta anche sindrome di Hutchinson-Gilford che purtroppo, come tutte le malattie rare, procede più lentamente.

Laureato prima in scienze naturali e poi in biologia molecolare, Sammy è stato un attivo scrittore e scienziato e va ringraziato anche, e non infine, per essere stato divulgatore di un approccio positivo alla vita: qualsiasi siano le condizioni che essa ci impone «è degna di essere vissuta», questo il messaggio che ha divulgato costantemente in ogni intervento pubblico (e sicuramente anche privato) in un’epoca in cui troppo spesso l’aspetto estetico ha la priorità sul valore della persona. Non ha perso occasione per dimostrare che l’intelligenza, il garbo, la sensibilità, la cultura, hanno una forza d’attrazione tale da spegnere i riflettori sul fisico… Non a caso aveva ricevuto da poco il Premio giornalistico Paolo Rizzi a Venezia per «la sua forza di volontà, lo spirito di sacrificio ed il coraggio che lo sostengono: un grandissimo esempio a cui guardare con ammirazione e gratitudine e cercare d’imitare».

Sammy ha abbandonato la vita terrena in una manciata di minuti e nel pieno delle sue facoltà: è stato colto da un malore mentre cenava con alcuni parenti ed amici e, nonostante l’immediato intervento dell’ambulanza, durante il trasporto in ospedale non ce l’ha fatta.

Ha vissuto solo 28 anni ma tanto intensamente ed ha compiuto appieno l’ importante e difficile missione che la vita gli aveva assegnato imponendosi, tra l’altro, come esempio concreto di resilienza e di forza morale! Ai posteri il compito di divulgare la conoscenza della sua storia!

Grazie Sammy, sarebbe difficile dimenticarti!

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