Il Bologna di Saputo

A poco più di dieci anni dall’ingresso di Joey Saputo nel club, i tifosi del Bologna sono tornati a sognare in grande.

L’ingresso di Saputo nel Bologna

Saputo, insieme agli altri imprenditori americani facenti parte della cordata guidata da Joe Tacopina, alla fine del 2014 ha rilevato per la cifra di 12 milioni di euro il Bologna, che all’epoca giocava in Serie B, dall’allora presidente Guaraldi.

Dopo qualche mese, e dopo alcune divergenze di vedute con Tacopina, Joey Saputo ha assunto da solo la guida del Bologna, conducendolo in dieci anni dalla Serie B alla qualificazione Champions.

Ma chi è l’imprenditore che, accolto inizialmente con qualche scetticismo, è ora un sicuro riferimento per i tifosi felsinei ?

I Saputo: una famiglia di imprenditori

La famiglia Saputo, originaria di Montelepre, paese in provincia di Palermo, emigrata agli inizi degli anni ‘50 in Canada fondò a Montreal nel 1954 una piccola azienda casearia, la Saputo appunto, che nel giro di pochi anni crebbe rapidamente in fatturato e dimensioni.

Uno degli stabilimenti Saputo

I Saputo, divenuti negli anni 80 i più grandi produttori di mozzarella del Canada, nel tempo hanno poi via via esteso la propria attività. Attualmente l’azienda casearia di famiglia è uno dei dieci maggiori produttori di latticini al mondo, ha stabilimenti anche negli Stati Uniti, in Australia e in Argentina, e commercializza la sua vasta gamma di prodotti lattiero-caseari in oltre 40 nazioni.

Nel 1990 Joey Saputo, dimostrando da subito le capacità imprenditoriali tipiche della sua famiglia, è diventato appena ventiseienne direttore operativo dell’azienda casearia, che ha poi lasciato nel 2007 per dedicarsi completamente alla holding di famiglia Free2Be.

Grazie alle proprie attività, la famiglia Saputo attualmente figura al 902° posto della classifica mondiale dei super ricchi stilata da Forbes, con un patrimonio di 4 miliardi di dollari.

La passione per il calcio

Oltre all’abilità nel fare impresa, Joey ha sempre condiviso con i suoi familiari la passione per il calcio: nel 1993 la famiglia Saputo ha fondato a Montreal un club di calcio professionistico, l’Impact, di cui il giovane Joey è stato nominato presidente.

Anche in questo caso, la gestione Saputo ha visto la graduale crescita del club, che nel giro di qualche stagione ha raggiunto la MLS, il massimo campionato di Stati Uniti e Canada. Nel gennaio del 2019 Joey Saputo, pur rimanendo proprietario del club, ha poi deciso di lasciare la carica di presidente.

Saputo durante la sua presidenza al Montreal Impact ha avuto anche il merito di aver costruito, e poi ristrutturato nel 2012, uno stadio da oltre 20.000 posti a sedere, lo Stade Saputo.

Proprio la grande passione per il calcio, unita al suo intuito imprenditoriale, nel 2014 ha spinto Saputo ad accogliere il suggerimento di Marco Di Vaio, ex giocatore del Bologna in forza all’epoca al Montreal Impact, e ad entrare nel Bologna.

Il Bologna di Joey Saputo: i risultati sportivi

Il club rossoblù sotto la guida di Saputo è risalito subito in Serie A, e sino ad oggi ha sempre mantenuto la massima categoria migliorando via via la propria posizione in classifica sino a raggiungere nella scorsa stagione, contro ogni pronostico, la qualificazione alla Champions.

Quest’anno i rossoblù dopo un avvio un po’ incerto hanno saputo confermare la bella stagione scorsa, disputando nonostante l’eliminazione un dignitoso girone di Champions, qualificandosi (salvo imprevedibili sorprese nella semifinale di ritorno) alla finale di Coppa Italia e mantenendosi finora in lotta in campionato per una nuova qualificazione alla massima competizione europea per club.

Zirkzee, Thiago motta e Calafiori

Tutto ciò, nonostante la perdita dell’allenatore Thiago Motta e la cessione dei due pilastri Calafiori e Zirkzee, a conferma del fatto che a proposito del club felsineo si possa oramai parlare non più di “fenomeno Thiago Motta” ma di “fenomeno Bologna”.

Grande merito per questa continua crescita va dato oltreché al presidente Joey Saputo, anche al DS Marco Di Vaio e al responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori, capaci negli anni di individuare e valorizzare calciatori forti ma non conosciutissimi e dunque dai costi abbordabili, e di allestire, soprattutto nelle ultime stagioni, una rosa forte ed equilibrata.

Il Bologna di Joey Saputo: la mano dell’imprenditore

Ma, si diceva, oltre che un appassionato di calcio Saputo è anche un imprenditore lungimirante.

Nel 2016 il club ha acquistato a Casteldebole, con un investimento di circa 11 milioni di euro comprese le spese di ristrutturazione, il Centro Tecnico Niccolò Galli, precedentemente utilizzato dal Bologna in affitto.

Il centro si sviluppa su circa 53.000 mq di superficie, compresi i terreni circostanti, ed è dotato di otto campi da calcio regolamentari, in erba naturale e sintetica, di cui 2 di recente costruzione.

Il Centro Tecnico Niccolò Galli a Casteldebole

All’interno del centro è stata costruita una foresteria per ospitare i ragazzi che appartengono al settore giovanile e che non abitano nella regione. Per i ragazzi della Primavera il Bologna mette invece a disposizione degli appartamenti nella vicina Casalecchio di Reno.

In programma, poi, il presidente Saputo ha anche la ristrutturazione dello stadio, di cui si dovrà occupare la società Bologna Stadio S.p.A., controllata al 100% dalla Bologna F.C. 1909, così come la BFC Real Estate S.r.l. che si occupa invece della gestione del Centro Tecnico.

Anche i conti della società, dopo anni di rosso, sembrano finalmente poter tornare a sorridere.

Già nel bilancio chiuso a giugno 2024 la situazione appare decisamente migliore rispetto al passato: la perdita di 10,4 mln è nettamente inferiore in confronto agli esercizi precedenti (16,3 mln nel 2023), i ricavi al netto delle plusvalenze da calciatori passano da 82,8 a 103,8 mln, e aumentano anche i ricavi da biglietteria (8,6 mln) e commerciali (20,7 mln); i ricavi da plusvalenze sono di circa 24 milioni di euro. Il patrimonio netto del club risulta pari a 19,9 mln, mentre la posizione finanziaria netta è negativa per 19,7 mln.

Previsioni decisamente ancora migliori per il prossimo bilancio da chiudere a giugno 2025, grazie ai ricavi derivanti dalla partecipazione alla Champions e alle plusvalenze portate dalle cessioni di Calafiori e Zirkzee.

Ci sono insomma tutte le premesse, anche in considerazione delle enormi potenzialità economiche della famiglia Saputo, perché il Bologna, una volta tornato nelle zone alte della nostra Serie A, possa soggiornarvi stabilmente.

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