Può ripartire il campionato del Napoli da Udine dopo la settimana delle due sconfitte con la Lazio?
La risposta è certamente sì.

Meret dopo la parata sul rigore non può opporsi alla ribattuta di Thauvin
Il pomeriggio tardi allo Stadio Friuli ha visto in campo una squadra che ha tenuto in mano la gara sin dal primo minuto di gioco anche se solo nel secondo tempo sono arrivate le reti.
Il Napoli ha palesato un ritrovato vigore e un’evidente determinazione volta alla ricerca del risultato pieno.
La breve analisi ci vede d’accordo con quanto detto da Conte nelle interviste del dopo gara.
Un Napoli padrone della partita dal primo minuto
Il Napoli, contrariamente a quanto sostenuto dai commentatori ed opinionisti televisivi, non è stato padrone del campo solo nel secondo tempo ma ha giocato per tutti 97’, recuperi compresi, avendo il pallino della partita nelle sue mani.
Vanno, comunque, tenuti in considerazione una serie di segnali che la partita ha offerto al Napoli e che potrebbero essere utili per il prosieguo della stagione della squadra azzurra.
Antonio Conte che non aveva voluto dire, nella conferenza stampa di venerdì, se Neres sarebbe stato il sostituto di Kvaratskhelia, ha schierato in fondo come prevedibile il brasiliano sino dall’avvio della partita.
David Neres: complicato tenerlo in panchina
Il ventisettenne di San Paolo ha in vario modo contribuito molto a ravvivare l’attacco partenopeo.
Per tutta la partita si è proposto con azioni profonde e con la sua capacità di puntare l’avversario, a volte anche più d’uno, creando evidentemente superiorità e spazi nella difesa avversaria.
È indubbio che Neres abbia un passo da grande giocatore.
Avanza palla al piede e scavalca l’avversario spesso con irrisoria facilità.
Tiene palla nonostante la marcatura avversaria sia pressante e poi guarda durante le sue sgroppate per controllare la posizione di Lukaku cercando di servirlo, come si è visto nella gara di Udine.
Ieri, peraltro, l’esterno che gioca a sinistra anche se preferisce la fascia opposta si è prodotto anche in un paio di recuperi difensivi con la squadra sbilanciata dopo il solito calcio d’angolo buttato alle ortiche.
Tutto questo non vuole dire che la prestazione di Neres sia stata una di quelle da non dimenticare ma la novità del suo impiego ha prodotto dei risultati.
A tratti poi si sono rivisti certi imbarazzi del centrocampo e qualche errore difensivo, soprattutto nel primo tempo, particolari sui quali Conte non si farà sfuggire l’occasione per ritornarci in settimana.
La difesa, per esempio, ha commesso un errore in uscita sulla fascia destra che è costato il rigore che era stato preceduto da uno quasi simile con Thauvin al tiro dal limite. L’errore è lo stesso che portò l’Inter al pareggio con Çalhanoğlu.
Questo in una gara durante la quale tutto il reparto difensivo ha tenuto bene un avversario che non ha prodotto molto.
Gli errori e le aeree di miglioramento
È evidente che gli errori si verificano soprattutto nella fase di uscita dal basso, che appare in qualche occasione farraginosa e lenta; se la squadra riuscirà a migliorare la fluidità di fraseggio e soprattutto la velocità negli scambi gli errori dovrebbero sparire.

Anguissa si incunea nella difesa avversaria e porta il risultato sul 3 a 1
Passiamo al centrocampo che nel primo tempo ha stentato a svolgere il suo abituale gioco, occupando poco la zona centrale del campo, quella che poi è stata risolutiva nella seconda frazione di gioco.
Lukaku deve essere messo in condizione di trovare spazi guardando la porta avversaria e non dovendo giocare sempre di sponda spalle alla porta.
Il centravanti per caratteristica avrebbe bisogno che gli esterni vadano sul fondo per mettere palle al centro ma soprattutto necessita che il gioco della squadra sia più veloce, meno prevedibile, poco scolastico.
È chiaro oramai che Antonio Conte adotterebbe anche per il Napoli il suo classico modulo (3-5-2) se avesse due esterni validi potendo contare su una serie di soluzioni per affiancare Lukaku in attacco.
Al tecnico salentino probabilmente non piace il 4-3-3 soprattutto se i due esterni d’attacco sono prevedibili e non saltano l’uomo.
Il Napoli può guardare alle prossime gare con serenità

Lukaku porta la partita di Udine in parità con una sua classica travolgente azione
Alla luce, quindi, di questa breve analisi si può pensare di riprendere il cammino interrotto dalle sconfitte casalinghe con Atalanta e Lazio.
La crescita della squadra, la vena di Neres, gli ampi spazi che di conseguenza dovrebbe trovare Lukaku e la possibilità per il centrocampo di partecipare più attivamente alla manovra d’attacco potrebbero dare al Napoli quelle soluzioni per elevare la media realizzativa aspettando gli scontri diretti che il girone di ritorno presenterà.
Per il momento la vittoria aprirà la strada ad una settimana con meno tensione sperando che alcuni polemizzatori di ruolo tacciano.