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Il Napoli torna 1° dopo la gara del Marassi

Un Napoli dal doppio volto passa a Genova con fatica. Antonio Conte non fa sconti e bacchetta la prestazione altalenante della squadra che può fare molto meglio soffrendo meno

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Il 2024 in trasferta per il Napoli si è chiuso con una vittoria conquistata con un primo tempo autorevole, da grande squadra e una ripresa eccessivamente sofferta.

Nella classifica delle gare giocate fuori casa, a questo punto, il Napoli è primo con 20 punti in nove gare e precede l’Atalanta che vanta 19 punti, sempre in nove gare, e l’Inter che ha conquistato 17 punti ma in sette gare lontano dalle mura amiche.

Buona prestazione di Lobotka a Gneova anche se lo slovacco non appare ancora al top della sua forma

Questo è il dato confortante che la squadra azzurra si porta a casa da Marassi.

La nota dolente, invece, è la prestazione offerta dal Napoli complessivamente nel secondo tempo contro il Genoa.

È vero che da quando è arrivato in panchina il francese Patrick Vieria per i Grifoni le cose sono andate decisamente meglio ma è altrettanto vero che la prestazione nel secondo tempo di Di Lorenzo e compagni ha evidenziato problematiche che sembravano superate.

Le parole dure di Antonio Conte

Con la sua esperienza, professionalità ed autorevolezza Antonio Conte lo ha detto nel dopo partita molto chiaramente: “Stiamo facendo qualcosa di importante, ma al di là del risultato valuto sempre la prestazione e dove migliorare per restare in alto in classifica e dare fastidio alle solite note. Il secondo tempo non mi è piaciuto, dobbiamo cercare di lavorare e migliorare perché la spina va sempre mantenuta attaccata. Il secondo tempo ha deluso me e penso anche i ragazzi, dobbiamo fare un’introspezione. Non fa parte della mia mentalità e di quello che voglio trasferire rischiare di pareggiare”.

Il messaggio dell’allenatore è apparso chiaro e forte.

Conte gli ha chiesto una maggiore realizzazione e Anguissa a Genoa è andato ancora in rete

I tre punti sono stati incamerati ma la sua squadra non può e non deve lasciarsi andare, concedere campo all’avversaria di turno, considerare chiusa una partita che non lo è.

Il tecnico non ha assolutamente messo in discussione l’impegno ma ha invece puntato il dito sulla crescita della mentalità quella che fa la differenza quando si tirano le somme.

La sintesi utilizzata da Antonio Conte è stata questa: “Primo tempo bellissimo, secondo tempo bruttissimo”.

Era il minimo che il tecnico potesse dire conoscendo il suo attaccamento per il lavoro e la profonda conoscenza del mondo del calcio.

Patrick Vieira sprona Pinamonti dopo la rete del 1 a 2

Basta poco per mettere in discussione una partita che sembrava chiusa senza possibili appelli.

Bastano un paio di distrazioni, qualche ritardo nelle chiusure difensive e ti ritrovi l’avversario, motivato e ringalluzzito, sul groppone.

La partita di Genova per il Napoli è stata probabilmente l’ennesima conferma di come il tecnico stia ricostruendo la squadra, la mentalità, la convinzione di poter far bene.

Non è mai semplice un lavoro del genere.

Non è mai facile da realizzare in poco tempo.

Nel calcio i risultati possono rappresentare un aiuto ma poi a lungo andare possono non arrivare e creare insicurezza, sfiducia e disordine in campo.

Il Napoli visto contro il Genoa nel primo tempo a Marassi è stato: autorevole, veloce, manovriero, capace di conquistare il fondo campo con gli esterni, incisivo in area con la batteria di colpitori di testa che si ritrova, capace di andare in rete con irrisoria facilità al punto che il 2 a 0 andava stretto alla squadra partenopea.

Un Napoli troppo diverso nei due tempi

Nella seconda frazione di gioco la musica è totalmente cambiata e la squadra di Antonio Conte ha rischiato di compromettere il risultato.

Certo in campo ci va sempre anche l’avversario ed è fuori dubbio che il Genoa dopo il primo tempo abbia provato a cambiare qualcosa.

La squadra azzurra aveva però tutte le contromisure da adottare per evitare di soffrire ma è parsa averle lasciate negli spogliatoi.

Le parole di Antonio Conte nel post partita a questo proposito ancora una volta chiariscono bene la situazione: “Il manifesto all’intervallo era non facciamoli rientrare in partita. Abbiamo fatto un primo tempo dove non c’è stata storia, avendo un pizzico di esperienza il monito per i calciatori era quello di alzare l’attenzione. Il secondo tempo è stato passivo, non mi è piaciuto assolutamente. Abbiamo concesso un tiro dopo un minuto e poi il gol ha riacceso lo stadio che conosco molto bene. Dobbiamo fare delle riflessioni, siamo contenti ma dobbiamo fare tanta strada e migliorare. Dobbiamo difendere attaccando e non diventando passivi ed essere impauriti per non so cosa. Quando parlo di crescere parlo di tutto questo”.

Parole chiare, semplici, forse anche un po’ dure ma diritte al punto.

Rrhamani colpisce in area e porta il Napoli suo 2 a 0

Se la squadra saprà fare tesoro della partita vinta a Marassi e saprà mantenere alta la concentrazione nelle prossime partite per tutta la durata degli incontri potrà superare un ulteriore fase prevista dal suo allenatore nel progetto discusso e accettato con la società.

Alle porte c’è la riapertura del mercato, quello che si usa chiamare di riparazione, la società sembra impegnata nel cercare qualche ulteriore soluzione da mettere a disposizione dell’allenatore ma è indiscutibile che la rosa attuale può fare molto meglio, può evitare quest’andamento incostante nell’arco della stessa gara, può battersi sino alla fine per raggiungere l’obiettivo fissato ad inizio stagione.

Domenica il Napoli giocherà al Maradona contro il Venezia con l’obiettivo di tornare a vincere in quello che sembrava essere tornato un fortino messo in discussione dalle sconfitte con Atalanta e Lazio.