Il nuovo Genoa parla rumeno

Mercoledì scorso il Genoa con una nota ufficiale ha comunicato l’acquisizione del 77% del capitale sociale da parte di Dan Sucu: “Il Genoa Cricket and Football Club comunica che, a seguito della delibera di un aumento di capitale pari a 45.356.262 euro, di cui 5.356.262 euro a titolo gratuito e altri 40.000.000 euro a pagamento dello scorso 14 dicembre, in data odierna il Consiglio di Amministrazione si è riunito e ha approvato l’offerta presentata dall’imprenditore rumeno Dan Șucu. L’imprenditore rumeno, tramite un proprio veicolo d’investimento, ha sottoscritto per intero l’aumento di capitale, ottenendo in cambio una partecipazione del capitale sociale del 77% del Genoa CFC lasciando in minoranza i precedenti soci. La proposta, strutturata e altamente strategica fornisce al club le risorse necessarie per rafforzare le proprie ambizioni sportive”.

La crisi del fondo americano e l’avvento di Sucu

Il cambiamento ai vertici del club rossoblu in realtà era prevedibile, vista la crisi finanziaria che dalla scorsa estate ha colpito il fondo americano 777 Partners, proprietario del Genoa dal settembre 2021 dopo l’acquisto del club per circa 150 milioni dallo storico presidente Preziosi.

La crisi del fondo ha avuto inizio quando due dei suoi più importanti investitori, A-Cap e Leadenhall, hanno chiesto la restituzione degli oltre 2,5 miliardi di dollari prestati a 777 Partners.

Non a caso negli ultimi mesi l’ amministratore delegato del Genoa, Andres Blazquez, è stato affiancato proprio dalla A-Cap nella gestione operativa del club e, in occasione dell’approvazione del bilancio semestrale 1° gennaio – 30 giugno 2024 (chiuso con una perdita di 39 milioni di euro) si è registrato il passo indietro dal Consiglio di Amministrazione della società dei consiglieri Steven William Pasko e Joshua Craig Wander, due dei fondatori della holding 777 Partners.

L’assemblea che ha approvato il bilancio ha anche deciso un aumento di capitale senza diritto di opzione per i soci da sottoscrivere entro il 14 gennaio 2025: è a questo punto che Sucu ha inviato al management del club la propria offerta, prontamente accettata.

La nuova proprietà del Genoa

Dan Sucu, nato a Bucarest il 25 aprile 1963, è una figura di primo piano nell’imprenditoria rumena: è fondatore del più grande marchio di arredamenti in Romania, la Mobexpert, società con oltre 2.400 dipendenti, un fatturato di circa 260 milioni di euro, 8 fabbriche e una rete di negozi in Romania, Belgrado e Sofia.

Dan Sucu

Sucu, tipico esempio di “self made man” essendo partito veramente da zero, è anche un investitore di riferimento nel settore immobiliare e in quello dei media, in particolare con il quotidiano economico Ziarul Financiar. E’ inoltre presidente della Confindustria rumena, la “Confederația Patronală Concordia”.

Ma Dan Sucu potrebbe non essere da solo alla guida dei rossoblu: secondo le notizie fornite dall’emittente televisiva rumena Digisport, l’imprenditore sarebbe accompagnato nell’operazione-Genoa dai fratelli miliardari Dragoș e Adrian Pavăl e dal re dell’informatica Florin Talpes, cofondatore e amministratore delegato di Bitdefender.

Se confermata, la notizia sarebbe ottima per i tifosi del Genoa, visto che i fratelli Pavăl rientrano nei sei miliardari rumeni presenti nella lista delle persone più ricche al mondo stilata dalla rivista specializzata Forbes.

In particolare, Dragoș Pavăl è, con i suoi 2 miliardi di dollari di patrimonio, l’uomo più ricco di Romania insieme a Ion Tiriac, l’ex tennista anch’egli accostato al Genoa di Sucu, fino alla smentita giunta poco prima dell’ufficializzazione del passaggio di quote.

Le prospettive 

Il patrimonio personale di Sucu (circa 300 milioni di euro), sebbene molto importante, da solo forse non consentirebbe eccessivi sogni di gloria riguardo alla gestione di un club di Serie A.

E’ chiaro però che, se confermata, la presenza dei fratelli Pavăl alle spalle dell’imprenditore aprirebbe per il sodalizio genovese prospettive molto interessanti, visto anche che i loro capitali andrebbero a supportare l’esperienza già ha acquisita nel mondo del calcio da Sucu, titolare del 90% delle quote del Rapid Bucarest.

La Rapid Arena

Nello storico club rumeno Dan Șucu ha investito con una particolare attenzione allo sviluppo di moderne infrastrutture e alla formazione dei giovani, con una accademia giovanile che attualmente conta circa 700 atleti.

E le prime dichiarazioni dell’imprenditore rumeno sembrano andare proprio in questa direzione, autorizzando le rinnovate speranze dei tifosi genoani.

È un onore e una grande responsabilità diventare azionista di riferimento del Genoa CFC. Gestire una società di calcio vuol dire non limitarsi soltanto agli aspetti legati al business. È un’attività che necessita di una passione genuina per questo sport e di un impegno verso la comunità dei tifosi che vivono per questi colori. Desidero tra i punti programmatici avviare una collaborazione di successo tra il Genoa e alcuni club dell’Europa dell’est, tra cui il Rapid Bucarest. Vedremo sicuramente giovani calciatori italiani iniziare la loro carriera in questi club, giocando non solo nei campionati nazionali di riferimento, ma anche nelle Coppe e competizioni europee. Al contempo alcuni tra i migliori talenti di questi Paesi avranno la possibilità di giocare, con la maglia del Genoa, in uno dei campionati più importanti del mondo come quello italiano”, Queste le parole di Sucu.

Vedremo se alle intenzioni seguiranno anche i fatti, ma intanto l’avvicendamento alla guida della società ha riportato l’entusiasmo nella tifoseria dello storico club rossoblu.

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