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Il teatro per conoscersi e conoscere

Oggi più che mai l’attività teatrale rappresenta un’importante opportunità di conoscenza delle emozioni troppo spesso ‘congelate’ dall’uso ossessivo degli strumenti digitali

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Compagnia Teatro "la Risata"

Il teatro aiuta ad allontanarsi dal proprio ego permettendo di affrontare un qualsiasi problema valutandolo dal punto di vista di un’altra persona e quindi aiuta a comprendere delle realtà anche molto lontane dalle proprie. Dunque, se è vero che la lettura dei romanzi permette di vivere più vite attraverso l’identificazione nei vari protagonisti, l’immedesimazione nei personaggi da interpretare sul palco di un teatro non offre certamente un’opportunità minore.

Il teatro per imparare a ben convivere

Vestire i panni di un’altra persona identificandosi in lei è un allenamento particolarmente incisivo per lo sviluppo di doti come l’empatia, la compassione, il senso civico: doti fondamentali per costruire una giusta convivenza; non a caso spesso l’attività teatrale viene usata anche in contesti di rieducazione e integrazione, come nelle carceri o con pazienti psichiatrici. Per il suo valore educativo nello sviluppo del rispetto dell’altro molte persone coinvolte nel mondo dell’educazione concordano nel sostenere che l’attività teatrale andrebbe inserita nelle scuole di tutti gli ordini e gradi mentre, purtroppo, dopo la scuola dell’Infanzia, dove le attività di drammatizzazione sono uno strumento fondamentale per aiutare i bambini ad uscire dal naturale egocentrismo ed aprirsi all’altro , tali attività si diradano sempre più.

Il teatro è ‘Gioco di squadra’

Nei gruppi teatrali amatoriali ci si impegna a creare una relazione prima ancora che con il pubblico, con tutto il cast; una delle prime cose che si imparano è che senza gioco di squadra lo spettacolo è destinato a fallire. Gli allievi attori imparano ben presto a comunicare in modo efficace, a proteggersi, ad imparare dai propri errori e da quelli del compagno e ad assumersi delle responsabilità nei confronti dell’obiettivo condiviso con il gruppo.

Il teatro aiuta a superare i propri limiti

Dover esibirsi in pubblico obbliga, inevitabilmente, a gestire l’ansia e la mancanza di fiducia conoscendo dei metodi che, una volta interiorizzati, saranno dì aiuto anche nella vita privata. Tra i vantaggi del fare teatro non va dimenticata la possibilità di allontanarsi almeno per un po’ dallo stress della routine quotidiana e fare nuove amicizie, cosa salutare per tutte le età.

A conferma di quanto detto riportiamo l’esperienza di Raffaele Palma, uno degli attori del cast della compagnia ‘La Risata’ che sabato 22 e domenica 23 febbraio porteranno in scena, al Teatro Dehon di Napoli, la commedia brillante in 2 atti dal titolo ‘Servizio in camera’.

Raffaele Palma Teatro– Raffaele, lei che si occupa di attività teatrale a livello amatoriale dal 1979, ci racconta cosa l’ha attratta fino a diventare parte indispensabile del suo vivere?

Per me il teatro è vita; fare teatro obbliga ad aprirsi al prossimo, a guardarlo negli occhi ed a capire i suoi stati d’animo ed è proprio in quel momento che capisci che in fondo, molto spesso, quegli stessi stati d’animo sono anche i tuoi e di conseguenza senza che te ne accorgi ti senti meno solo. E’ così che nel gruppo della compagnia si crea complicità, amicizia vera. Poi un’altra cosa importante per me è che vedo che tra i più giovani che sono spesso dipendenti dal cellulare e comunicano quasi esclusivamente in videochiamate o, peggio ancora, con messaggi scritti o vocali, già durante le prove sono obbligati a comunicare guardandosi vis-à-vis e sono felici come se scoprissero un nuovo mondo.

– Lavorando quotidianamente a stretto contatto con gli adolescenti sicuramente ha il polso dei punti di forza ma anche di debolezza delle nuove generazioni, crede che avvicinarsi all’attività teatrale possa aiutarli?

Purtroppo vedo che i ragazzi vivono sempre più da estranei rispetto alla vita reale; sono immersi in una realtà virtuale che li isola e li priva della conoscenza delle loro stesse capacità creative, dei loro bisogni affettivi e perciò io cerco sempre di aprirli al dialogo. Scherzando con loro ed accogliendoli con affetto mi rendo conto che mi vedono come ‘l’amico adulto’ e si aprono iniziando a confidarsi anche dei loro problemi. I ragazzi hanno bisogno di trovare punti di riferimento sicuri negli adulti, anche se non accetteranno mai di riconoscere mai questa loro esigenza. Io sono convinto (e l’esperienza me lo ha confermato tante volte) che se ci si avvicina al teatro da piccoli è molto più facile che diventi una passione e se la si coltiva, può dare ottimi risultati … lo dimostrano i tanti attori di prim’ordine che hanno iniziato la gavetta giovanissimi! Ripeto il teatro è vita o, meglio ancora, è una bella espressione di vita e farlo è bellissimo a qualunque età.

-Nel nome della compagnia, ’La Risata’, c’è già un messaggio chiaro sul suo ruolo che l’attività teatrale svolge per tutti voi componenti … sbaglio?

E’ proprio così! Siamo legati tutti dall’obiettivo di divertirci e di offrire divertimento. Siamo uniti da un rapporto di grande affetto, stima, complicità, siamo Amici! Una volta entrati nel cast è facile e rapido sentirsi insertiti nello spirito del gruppo.