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Kvara a Parigi, il Napoli a Bergamo

Il georgiano ha raggiunto il suo obiettivo. La società avrà sostanze da investire per rinforzare la rosa. La squadra domani andrà in campo a Bergamo per giocare una partita importante per la storia del suo campionato

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La commozione suscitata a Napoli in molti dal messaggio diffuso da Kvaratskhelia è comprensibile ma poco giustificabile.

La legittima scelta del giocatore non può essere messa in discussione semmai sono questa sorta di messaggi criptati che ci trovano poco d’accordo.

Il giocatore ha detto che poi racconterà.

Chi se ne frega!

Il Napoli, la società, ha fatto in questo breve periodo di permanenza del georgiano una serie di scelte che possono essere discutibili o meno ma che hanno una loro ragione.

La particolare reazione di Kvara dopo la prima rete in azzurro a Verona

Kvaratskhelia e Napoli 

Kvaratskhelia è arrivato a Napoli per sostituire Lorenzo Insigne nell’estate del 2022 tra lo stupore dei più che non sapevano chi fosse questo calciatore arrivato dall’est.

I primi contatti con la maglia azzurra sono stati subito esplicativi di quale potesse essere la sua funzione e sin dalla prima partita di Verona, con il suo gol che apri la strada ad un pirotecnico 5 a 2 per la squadra allenata da Spalletti, si comprese che nel cambio il Napoli poteva averci guadagnato.

Furono zittiti quelli che dicevano che aver lasciato andare Insigne per prendere uno sconosciuto era stata una mossa azzardata e irriconoscente da parte della società e della gestione tecnica.

Quel Napoli, è storia, si cucì lo scudetto sul petto con il georgiano che in 34 gare di campionato mise a segno 12 determinanti reti.

Lo stadio s’infiammò a vederlo partire e ripartire sulla fascia, dribllare gli avversari come fossero birilli, andare a segno con gol mai banali.

Il contratto firmato da Kvara e dal suo agente aveva una scadenza lunga e al giocatore fu assicurato uno stipendio molto alto rispetto a quanto percepiva alla Dinamo Batumi, una squadra georgiana misconosciuta e poco importante anche nel suo campionato di competenza.

Dopo lo scudetto al Napoli si può dire che la società forse poteva gestire la situazione contrattuale di Kvara diversamente ma si sa che il presidente De Laurentiis non ama ripensare un contratto firmato da appena un anno.

La stagione scorsa di fatto apparentemente il rendimento sul campo del georgiano si è riconfermato con 34 presenze e 11 reti.

Non si sa però cosa sia serpeggiato nello spogliatoio, visto tutto quello che è successo, e c’è invece la certezza che Kvaratskhelia abbia giocato per cercare una sistemazione in un’altra squadra e per trattare un sostanzioso nuovo contratto da una posizione di forza.

Un abbraccio tra il giocatore e Conte che lo aveva messo al centro del suo progetto per il Napoli

L’arrivo di Antonio Conte in estate ha spostato qualcosa. Il tecnico ha messo al centro del suo progetto di ricostruzione proprio il georgiano schierandolo da titolare anche quando non lo meritava.

La società ha aperto la trattativa per un rinnovo con sensibile aumento del contratto ma era tardi, la decisione nella mente del giocatore e del suo entourage era già maturata e si stava lavorando per andar via.

È comprensibile per certi versi che il suono dei milioni sia un richiamo da cui è difficile non farsi attrarre ma sarebbe altrettanto giusto evitare di parlare di altro, annunziare fantomatici segreti o fatti a supporto di una decisione maturata e sviluppata sotto traccia.

L’allenatore nella sua capacità gestionale si è assunto la responsabilità del fallimento rispondendo alle domande di chi pensava di farlo parlare contro il giocatore

Ha fatto bene Antonio Conte a non dire che in estate il giocatore aveva dato la sua disponibilità a restare almeno per tutta la stagione e che la società si era impegnata a cambiare i termini del suo contratto.

Il ds del Napoli Giovanni Manna attivo sul mercato per rinforzare il Napoli

E ha fatto ancora meglio a non dire che con Giovanni Manna avevano pensato potesse accadere quello che poi puntualmente si è verificato in questi giorni, tanto da cercare e poi prendere un calciatore come David Neres che nessuno poteva pensare facesse la panchina tutto l’anno.

Certo Conte si augurava di averli entrambi per disporre di una possibile scelta di qualità a disposizione ma se un calciatore che ti aveva detto di sì a giugno 2024 ti viene a dire tra Natale e Capodanno che vuo,le andar via e cerca anche di non giocare per evitare infortuni, allora è giusto lasciarlo andare per evitare un danno alla società e soprattutto per non inquinare uno spogliatoio così faticosamente ricompattato.

Ciò detto il Napoli non doveva e non dovrà essere ostaggio di questi uomini e del loro procuratori. Per la verità nessuna società lo dovrebbe essere ma il mondo va come va e nessuno può metterci rimedio.

A questo punto a vicenda conclusa si può, senza acredine e senza voler cancellare il passaggio del georgiano a Napoli, sena apparire ingrati, dire che il rendimento di Kvaratskhelia dopo la prima pirotecnica stagione non è stato più lo stesso?

Sì, si può e si deve dire.

E si deve dire che il Napoli con un sostituto valido già in casa ha portato ha termine un’operazione economica importante che consentirà nuovi investimenti che indirizzati da Antonio Conte offrono una garanzia per il futuro sia della squadra che della società.

Che Conte si sia esposto dicendo che Napoli non può e non deve essere visto come una tappa di passaggio è più che condivisibile.

Un’immagine che resterà negli archivi della storia del Napoli: Kvaratskhelia con la maglia scudettata

Che gente come Fabian Ruiz prima e Kvaratskhelia poi ritengano di dover venire a Napoli per mettersi in vetrina e poi accettare contratti più vantaggiosi non lo è, né per Napoli, né per il calcio italiano. Sarebbe giusto pretendere comportamenti più regolari, più rispettosi dei contratti che si firmano.

Kvara è a Parigi ed ha raggiunto proprio Fabian Ruiz, il Napoli è a Bergamo a giocarsi una partita importante per la sua stagione.

Sbagliano sempre gli assenti e non quelli che credono in un progetto al di là di qualsiasi altra ragione.