La partita di domani sera al Meazza per uno degli azzurri sarà un banco di prova o forse sarebbe meglio dire di riprova, visto il momento che sta vivendo, stiamo parlando di Khvicha Kvaratskhelia.
Il georgiano nonostante i suoi dati sul rendimento potrebbero apparire positivi, cinque reti e due assist in undici partite con qualche sostituzione, non sembra più quello dei primi tempi.
Il rendimento di Kvaratskhelia

L’immagine che meglio qualifica il giocatore georgiano
L’anno con Spalletti e il relativo successo in campionato con un rendimento complessivo che in termini statistici parla di quattordici reti tra campionato e Champions e diciassette assist realizzati in 43 gare non sembrerebbe così superiore a quello della stagione in corso ma il discorso da fare è un altro.
Kvaratskhelia non sembra più quello che abbagliò un po’ tutti.
Dove è finita la sua capacità di puntare l’uomo, di saltarlo, di inventare giocate da platea richiamando frotte di osservatori dalla Liga e soprattutto dalla Premier?
Di sicuro le difese avversarie oggi lo conoscono meglio. Molti allenatori prevedono di raddoppiare a volte triplicare la marcatura per fermarlo.
La sensazione potrebbe essere però che il giovanotto, Kvaratskhelia ha soli 23 anni, stia attraversando una fase della sua carriera delicata, quella che in fondo dovrà definirlo nella sua completa maturità calcistica.
Da un po’ di tempo sembrano prevalere nelle sue prestazioni: troppo individualismo, troppe proteste per presunti falli ricevuti, troppa agitazione quando gli capita di essere sostituito. Poco apporto alla costruzione di gioco nelle ripartenze e poca fantasia anche quando si trova con un solo marcatore davanti.

Un momento della gara di Milano con Kvara in azione e Lukaku che lo segue
La rete messa a segno al Meazza contro il Milan poteva essere un momento fondamentale nella stagione del georgiano.
Era riuscito ad andare a segno proprio a Milano dove tutti ricordano occasioni mandate alle ortiche incomprensibili per la classe che tutti gli riconosco.
Era riuscito a mettere a segno una rete determinante per il risultato finale della gara. Sembrava aver ritrovato dopo la segnatura una maggiore convinzione nella propria gamba per poi perdersi nel secondo tempo, essere avvicendato ed offrire in casa con l’Atalanta una prestazione deprimente.
Certo la sconfitta con gli orobici non è dipesa dal suo rendimento, ci mancherebbe.
La considerazione sul rendimento di Kvaratskhelia rispetto alla squadra che sta cercando di costruire Antonio Conte però va fatta.
Forse non è il giocatore più adatto alle esigenze della costruzione di gioco che ama il tecnico salentino. Conte però ha accettato di modificare il suo credo calcistico per dare spazio all’estro, alla fantasia, alla velocità ed al funambolismo del georgiano. Ha anche cercato di modificare leggermente la sua posizione per consentirgli con più facilità di battere a rete, vista la sua abilità nel tiro.
Perché ad oggi le cose quindi non sono quelle che potrebbero essere?
La questione contrattuale tra il Napoli e Kvaratskhelia

La prima esultanza adottata da Kvara con la maglia del Napoli a Verona
Su tutta l’analisi incombe la questione contrattuale che si trascina oramai da molti mesi, troppi se si considera che risale allo scorso campionato.
Che a Khvicha Kvaratskhelia dovesse essere rivisto il contratto dopo quanto aveva fatto nel primo anno a Napoli si può dire che fosse più che scontato, opportuno.
È anche vero, però, che questa abitudine di voler rivedere contratti firmati con durata lunga anche dopo solo un anno non sia proprio il massimo da accettare per le società. Ma è altrettanto inaccettabile lasciare sospesa una situazione e generare scontento, poca concentrazione sul campo e finali pochi edificanti e magari anche poco convenienti economicamente proprio per la società.
Se Kvaratskhelia pensa di poter guadagnare molto più che a Napoli, se gli è stato promesso un ingaggio tale che il Napoli non intende pagare sarebbe il caso di pensare ad una cessione.
Importante per il valore del giocatore, dolorosa quanto si voglia, poco omogenea in una fase di ricostruzione ma forse inevitabile per salvaguardare la serenità dello spogliatoio e ripristinare un normale andamento delle cose.
L’alternativa è quella di chiudere la trattativa del rinnovo al più presto.
Fonti considerate attendibili parlano della presenza a Milano degli agenti di Kvaratskhelia ma si sa che De Laurentiis è negli USA.
Conclusioni

Il Direttore Sportivo del Napoli Giovanni Manna
Ci sarà davvero un incontro decisivo?
Rivedremo in campo, proprio contro i campioni d’Italia in carica, il vero Kvaratskhelia?
Sobbalzeremo dalle sedie per quelle sue giocate improvvise dettate dalla tecnica e dalla voglia di giocare a calcio?
Per il bene del calcio ce lo auguriamo tutti.
Per quello del Napoli se lo augurano tutti i tifosi della squadra azzurra che nel frattempo non hanno mai smesso di sostenere il georgiano dalla barba classica, alla pensatore greco, in tutte le occasioni anche quando la sua prestazione è apparsa molto sotto il suo abituale standard.