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Il potere dell’ironia nei libri di Vincenzo de Lillo

Lo scrittore napoletano Vincenzo De Lillo ci offre la possibilità di un’altra divertente lettura: un’ antologia edita da Scatole Parlanti dal titolo ‘Scampoli di Follia – racconti folli per menti sane… o viceversa’

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Vincenzo De Lillo, lettore appassionato fin dalla più tenera età, ha scoperto il piacere della scrittura limitandosi a scrivere dei semplici post su Facebook per poi accorgersi, in un momento particolarmente difficile della sua storia personale, che la scrittura può essere un valido strumento terapeutico per sfogare rabbia accumulata e recuperare la forza per riappropriarsi in modo resiliente della vita … ed è così che ha prodotto tanti racconti ironici, pubblicati su varie antologie, alcuni dei quali vincono anche dei concorsi e finalmente, nel 2018, si è lanciato nell’editoria con l’antologia ‘Wc Tales – brevi storie per una sana e corretta attività intestinale’ dove, come denota già la scelta del titolo, ha dato sfogo alla sua naturale ironia. In seguito, con scadenza quasi biennale, si è cimentato in altri generi letterari con il romanzo ‘Delirio’  seguito da una raccolta di 43 micro racconti dal titolo ‘Un cuore condiviso’ che in realtà costituiscono una sorta di biografia diversa da quelle convenzionali. Attraverso gli occhi di un bambino, poi ragazzo e poi giovane uomo e padre, rende chiaro che la ‘Napoletanità’ altro non è che un tipo di approccio pratico verso gli eventi che si susseguono durante l’esperienza umana terrena, un approccio condiviso e coerente nei suoi vari aspetti; praticamente una filosofia di vita!

Copertina libro Vincenzo De Lillo

“Scampoli di follia” è l’ultimo libro di Vincenzo De Lillo

‘Scampoli di Follia – racconti folli per menti sane… o viceversa’ di Vincenzo De Lillo (Ed. Scatole Parlanti)

Quest’ultima pubblicazione è un’antologia di racconti per lo più comici nei quali si alternano fino a mescolarsi storie diverse per tematiche e per genere ma comunque tutti narrati senza celare un pizzico di follia e tanta ironia nell’esprimere tutte le emozioni dalle più delicate alle più dirompenti.

 «La libertà comincia dall’ironia»

Questa è un’affermazione di Victor Hugo la cui veridicità è stata sperimentata da Vincenzo De Lillo sulla propria pelle: nei suoi scritti, estremamente ironici a cominciare dai post che quotidianamente pubblica sui vari social, si è ritagliato il proprio ‘angolo relax’,  un’area libera in cui rivisitare le esperienze vissute con tale distacco emotivo da poterle giudicare e magari anche modificarne lo svolgimento dando sfogo alla propria fantasia.

Vincenzo De Lillo

– Vincenzo De Lillo, quanto il fatto che sei sempre spontaneamente ironico ti ha aiutato negli anni?

L’ironia è stata probabilmente la cosa più importante della mia vita fino ad oggi; è il motore grazie al quale sono andato avanti. Parliamoci chiaro, non avendo doti intellettive, fisiche o economiche, mi sono reso conto che per andare avanti avevo solo due scelte: il pianto o il riso. Ho deciso di ridere.

– Si dice che l’ironia è una facoltà a numero chiuso. Secondo te è un dono di nascita o una dote che si può acquisire?

L’ironia, intesa come un atteggiamento nei confronti della vita, per me è un dono innato che non si può studiare o conquistare nel tempo; o  ce l’hai o no! Come gli occhi azzurri, i capelli biondi o la sensualità. Io nun tengo niente ‘e tutte e tre cose, la natura mi doveva per forza dotare di altro. Ammetto però che i capelli biondi non mi sarebbero dispiaciuti …

– Nei tuoi scritti traspare l’amore profondo che provi per i tuoi figli: qual è il messaggio principale che ripeti loro come insegnamento per affrontare il futuro?

Mi piacerebbe che i miei figli imparassero il sacrificio e l’impegno: qui nessuno ti regala nulla, tocca sudarselo, lo dico loro in continuazione. Se faranno proprio questo concetto, si faranno strada. Credo. Spero. Prego. Non posso fare altro!

E’ stato quindi un piacere chiacchierare con l’autore Vincenzo De Lillo riguardo il suo esempio di come un’esperienza di vita negativa possa, in realtà, aprire nuove strade che si riveleranno poi piacevoli.