Meret al rientro sabato contro il Lecce per Antonio Conte è più di una speranza. Il numero uno azzurro, vittima di un problema muscolare contro la Juve il 21 settembre scorso, era già sulla via della completa guarigione la settimana scorsa, ma proprio il mister pugliese affermò di non voler forzare i tempi. Elia Caprile, d’altra parte, nell’ultimo mese si è dimostrato un dodicesimo di tutto rispetto, e proprio a Empoli nell’ultimo turno si è reso protagonista di un paio di parate che hanno impedito ai toscani di portarsi in vantaggio.
Meret, le sue parate in risposta alle critiche
Nel match di sabato contro il Lecce, in programma alle ore 15, ad ogni modo dovrebbe essere l’ex Udinese a riprendersi il posto da titolare tra i pali della porta partenopea. Meret è ormai alla sua settima stagione all’ombra del Vesuvio, e il suo rapporto con l’ambiente azzurro ha vissuto sulle montagne russe di momenti bui, tra infortuni e gli anni da secondo di Ospina, e grandissimi alti, come la vittoria dello Scudetto due anni fa da protagonista assoluto. Le critiche subite dal friulano, molto spesso, sono state eccessive, figlie forse più che altro di un carattere diametralmente opposto a quelli che nei luoghi comuni sono i tratti che fanno innamorare la piazza campana di un calciatore, eppure Meret si è mostrato in più occasioni un portiere di valore e affidamento. Proprio all’inizio di questa stagione, tra l’altro, Alex ha disputato alcune gare condite da interventi decisivi e spettacolari tornando sui livelli che, nel secondo anno di Spalletti, gli permisero di mettere mani e guantoni sul terzo Tricolore della storia azzurra.

Elia Caprile 23 anni, Bari ed Empoli nel suo curriculum prima di arrivare a Napoli
Caprile, un solo gol subito e tanta voglia di futuro
Elia Caprile, dal canto suo, dopo le importanti stagioni di crescita vissute prima a Bari, in cadetteria, e poi a Empoli, nella prima annata in massima serie, ha avuto in queste settimane un’opportunità non da poco per mettersi in mostra. Il ragazzo, dotato sicuramente di personalità. Al di là di qualche piccola sbavatura ha risposto presente all’occasione che il destino gli ha concesso, mostrando che, quantomeno come numero 12, già ad oggi può tranquillamente far parte dell’organico di una squadra che punta a lottare per il primato. In quasi cinque gare, considerando anche l’esordio a partita in corso allo Stadium, l’estremo difensore nato in Veneto ma di origini napoletane da parte di padre ha subito un solo gol, in casa contro il Como, grazie pure a una difesa che sotto la guida di Buongiorno sta trovando sempre più la quadra per diventare muraglia invalicabile. Anche nelle sue dichiarazioni alla stampa, Caprile ha sempre affermato di essere felice di poter lavorare con un portiere come Meret, dal quale può imparare molto, ma non ha mai nascosto l’ambizione, in futuro, di guadagnarsi a suon di parate il ruolo di titolare della squadra.

Meret a Castel di Sangro, ci sarà anche la prossima estate?
Meret al rientro, ma il suo destino sarà ancora azzurro ?
Meret al rientro col Lecce, quindi, in quella che per Conte è una sfida dal sapore particolare, quasi un derby, considerando le origini del tecnico e anche la sua militanza in giallorosso a inizio carriera. Alex, se effettivamente scenderà in campo, avrà il compito di dimostrare a tutti, anche a chi ancora mostra pregiudizi nei suoi confronti, che il vero Meret è quello che nell’anno del trionfo regalò salvataggi memorabili contro Milan e Juve, Atalanta e Salernitana, e che all’inizio del torneo in corso ha salvato il risultato prima contro il Parma allo scadere, e poi a Cagliari con una serie di parate da supereroe. Rimane, in ogni caso, viva anche la questione legata al rinnovo di contratto del portiere anche della Nazionale; secondo rumors degli ultimi mesi, la volontà da entrambe le parti di proseguire insieme c’è, ma è ancora distante l’accordo sulle modalità del matrimonio da siglare, e proprio per questo nei prossimi giorni è in programma un incontro tra Manna e l’agente del giocatore, Pastorello.
In ogni caso, in attesa di sapere come finirà l’ennesima telenovela contrattuale di mercato, la certezza è che il Napoli ad oggi in difesa dei propri pali ha due ottimi estremi difensori, e che se il numero uno nella prossima stagione deciderà di cambiare aria, l’attuale dodici sarà pronto a ereditarne il ruolo.