Meret, dopo il mese fermo ai box, a Milano si è ripreso il Napoli con almeno un paio di interventi decisivi. Parate che, allo stesso tempo, hanno contribuito a regalare i tre punti in classifica ai partenopei e, forse, a dare un’ulteriore sterzata positiva alla trattativa per il rinnovo di contratto del numero uno friulano.
Meret: doti innate e miglioramenti avvenuti
Alex Meret, ai tempi delle giovanili e degli esordi a Udine, era considerato un predestinato rispetto a tutti gli estremi difensori della sua generazione. Simile fisicamente a un grande interprete del ruolo degli anni Novanta e primi Duemila come Francesco Toldo, il classe ‘97 è sempre stato caratterizzato da una grande reattività e da riflessi felini che, tra i pali, gli consentono di compiere parate spettacolari, gioia per i fotografi in grado di immortalarle. Il carattere serioso e taciturno, tipico dei friulani, ha fatto ricevere tuttavia al portiere azzurro nel corso della sua carriera la critica di non saper comandare la difesa come un numero uno dovrebbe fare. Basterebbe parlare con chi ci ha giocato insieme, tuttavia, per rendersi conto di come questo sia semplicemente un pregiudizio, in quanto Alex non è certo carente di personalità; non si spiegherebbe, altrimenti, come potrebbe difendere da anni la porta di una piazza come Napoli, amorevole e passionale ma anche capace di mettere tanta pressione ai calciatori che non sanno gestire le emozioni. Quanto all’altra obiezione che i critici di Meret avanzano spesso, legata alle uscite e al gioco con i piedi, non sarà sfuggito ai più attenti che anche sotto questo aspetto la cura Conte sta facendo un gran bene al custode della porta azzurra, il quale si sta mostrando sempre più pronto a gestire anche le situazioni lontano dai pali in cui viene chiamato in causa dallo svolgimento dell’azione.
Da Udine a Napoli passando per la S.P.A.L.
Il ventisettene, dopo i primi passi mossi nella squadra della sua città dove si contendeva il ruolo di baby fenomeno con l’attuale cagliaritano Scuffet, nel 2016 si trasferì alla S.P.A.L.; A Ferrara, in due stagioni, ottenne una promozione in massima serie e disputò un campionato di Serie A. Nell’estate del 2018, poi, Aurelio De Laurentiis decise di investire su di lui per il dopo Pepe Reina, investendo una cifra intorno ai 25 Milioni di Euro per assicurarsi quello che allora era il portiere dell’Under 21, con cui l’estate successiva avrebbe anche disputato gli Europei di categoria da titolare. Durante il ritiro in Trentino di quell’anno, tuttavia, Alex subì un infortunio non da poco al braccio, e la società fu costretta ad ingaggiare David Ospina, esperto estremo difensore proveniente dalla Premier. Da quel momento per Meret, che rientrò a fine novembre, iniziarono alcune annate complesse nella gestione del dualismo con il colombiano. Se Ancelotti in molti big match diede fiducia al friulano, autore di prestazioni notevoli come contro il Liverpool in Champions, Gattuso prima e Spalletti al suo primo anno poi, dimostrarono di preferire Ospina all’ex Udinese, che intanto continuava ad essere tartassato da guai fisici.
Il 2022/23 di Meret: da sicuro partente a Campione d’Italia
Nell’estate del 2022, poi, arriva la svolta nell’esperienza napoletana di Meret; dopo mesi a rincorrere Keylor Navas, infatti, l’ingaggio del costaricano sfuma, e Alex rimane a difendere i pali azzurri in una stagione che, partita tra le critiche di tutto l’ambiente, si rivelerà la più trionfale degli ultimi 33 anni. Nell’anno dello Scudetto il numero uno compie un miracolo dopo un altro, risultando decisivo in svariati big match ed anche in partite contro “piccole” che risultano poi fondamentali nella scalata al successo. Spalletti, che in estate non contava su di lui, capisce che un portiere con le qualità di Meret è un valore aggiunto, ed Alex diventa uno dei protagonisti centrali del terzo storico Tricolore.
Per Meret il rinnovo sembra più vicino
L’anno post Scudetto, per il Napoli, si trasforma presto in una lenta agonia, e i critici di Meret, mossi in molti casi dal pregiudizio, riemergono progressivamente. Gli argomenti sono sempre gli stessi, eppure Alex, in un’annata dove la squadra sembra sfaldarsi e non essere nei fatti più squadra, è uno di quelli a cui almeno l’impegno non può mai essere contestato. A giugno scorso, poi, arriva Conte, che con la sua autorità mette subito in chiaro le cose a tutto l’ambiente: il titolare del Napoli è Meret, e Meret ripaga il tecnico salentino tornando ai livelli di due stagioni prima, come il portiere friulano sa fare quando sente la fiducia di chi gli sta intorno. Le parate decisive con Parma, Cagliari e Milan, solo per citarne alcune, contribuiscono senza dubbio a favorire un’accelerata nelle trattative per il rinnovo di contratto, che paiono proprio in questi giorni essere arrivate a una svolta, dopo l’ultimo summit tra il d.s. Manna e l’agente del calciatore, Federico Pastorello. Se le cose dovessero andare come indicato dagli ultimi rumors di mercato, Alex rinnoverebbe con gli azzurri fino al 2028, e se per Rino Gaetano il cielo era sempre più blu, il futuro di Meret, al momento, sembra essere sempre più azzurro.