Le statistiche del Milan denunciano una stagione negativa
Il Milan di Sergio Conceicao, dopo 29 giornate disputate, occupa il nono posto della graduatoria con solamente 47 punti conquistati, media di appena 1,62 a partita, frutto di 13 vittorie, 8 pareggi e ben 8 sconfitte, con 44 gol fatti e 33 subiti. Dati, questi, che simboleggiano una stagione estremamente deludente per i rossoneri, che dopo i quasi cinque anni sotto la guida di Pioli avevano iniziato il campionato con l’obiettivo di aprire un nuovo ciclo con Paulo Fonseca, e si ritrovano sette mesi dopo con un altro allenatore, Conceicao appunto, che probabilmente saluterà Milanello alla fine del torneo.
L’investitura di Ibra e la mancanza di Maldini
In estate, senza dubbio, molta curiosità suscitava l’investitura dell’ex bomber Ibrahimovic all’interno della dirigenza del Milan, dalla quale già un anno prima con troppa superficialità era stata estromessa la grande bandiera Paolo Maldini. La scelta tecnica di affidare la squadra al portoghese Fonseca, già visto in Italia sulla panchina della Roma, aveva suscitato qualche dubbio tra gli addetti ai lavori; dubbi, nel corso della stagione, poi confermati da un rendimento altalenante del Diavolo e da un rapporto mai sbocciato del tutto tra il mister e i senatori della squadra, come Theo Hernandez e Rafael Leao.
Top e flop (fino ad ora) della stagione del Milan
Hernandez e Rafa Leao, appunto, sono sicuramente tra i calciatori del Milan che nel corso di questa stagione stanno avendo un rendimento al di sotto della sufficienza, soprattutto in considerazione del loro valore assoluto, dimostrato ampiamente nell’anno dello Scudetto 2021/22. E se lo stesso Maignan, considerato per anni il miglior portiere della Serie A, ha offerto in quest’annata meno certezze rispetto ai suoi standard, l’uomo più positivo dei rossoneri nel 2024/25 è sicuramente l’olandese Reijnders, centrocampista di grande qualità capace di coprire tutti i ruoli in mezzo al campo e autore di ben 9 reti in stagione.
Il mercato di gennaio per provare a invertire la rotta
Dopo l’esonero di Fonseca e la chiamata del suo connazionale Sergio Conceicao, con l’obiettivo di dare una scossa forte a tutto l’ambiente, il Milan è stato protagonista di un calciomercato di gennaio importante, che ha messo in atto una mini-rivoluzione nell’organico rossonero. Sulla corsia difensiva di destra, infatti, è arrivato dal Manchester City l’esperto Walker, mentre in avanti sono sbarcati a Milano il fantasista Joao Felix e la prolifica punta Santi Gimenez, col compito di sostituire Morata, che ha salutato il Diavolo dopo soltanto pochi mesi. Come alternativa sugli esterni d’attacco, infine, a Milanello è approdato Sottil dalla Fiorentina.
L’inverno rossonero: Supercoppa sì, Champions no
Gennaio, appunto, sembrava una svolta nella stagione del Milan. Pronti via, Conceicao ha iniziato la sua esperienza sulla panchina rossonera alzando contro pronostico la Supercoppa Italiana, vinta superando in rimonta prima la Juventus e poi l’Inter nel Derby della finalissima. Una nuova sliding doors negativa, tuttavia, per il Diavolo è stata quella dell’eliminazione dai sedicesimi di Champions League per mano del Feyenoord, condizionata pesantemente nel match di ritorno dal secondo giallo comminato a Theo per un’ingenua simulazione. Anche in campionato, da quel momento, Maignan e compagni sono infatti tornati a vivere gli spettri della prima metà di stagione.
Milan capace di rimontare e da non sottovalutare
Nonostante ciò, ad ogni modo, il Milan rimane una delle squadre del campionato con la rosa potenzialmente più competitiva e piena di talento, ed è per questo che, nella singola partita, i rossoneri rimangono una squadra da non poter assolutamente sottovalutare, tanto più in un big match come quello di domenica al Maradona nel quale gli stimoli a fare bene, ai campioni, vengono a prescindere dalla situazione di classifica. A testimonianza della pericolosità del Diavolo, basti pensare che le ultime due partite del Milan, con Lecce e Como, sono state vinte dai rossoneri in rimonta, ribaltando situazioni iniziali di svantaggio.