Antonio Conte porta nuovamente il Napoli in testa alla classifica ad una giornata dal giro di boa.

Il tecnico azzurro segue la prestazione dei suoi uomini
Il platonico titolo di campione d’inverno, che però in molti casi ha significato scudetto a fine anno calcistico, se lo giocheranno proprio il Napoli, l’Atalanta e l’Inter a meno 1 dalla coppia di testa ma con la partita di Firenze da recuperare.
Le tre contendenti, almeno per il momento, sembrano però aver allungato sulle altre squadre del gruppone di testa ma la stagione è ancora lunga e probabilmente i mesi invernali chiariranno qualcosa al vertice.
Napoli, Atalanta ed Inter: una lotta a tre per il titolo di campione d’inverno
Le prestazioni delle tre di testa nella diciottesima giornata sono state in linea con le aspettative della vigilia. L’Inter è passata a Cagliari e il Napoli ha superato in casa il Venezia in due partite che sul campo sono state meno scontate di quanto prevedibile.
L’Atalanta, invece, ha acciuffato un pareggio contro una Lazio che avrebbe meritato la vittoria ma che aveva molte assenze in panchina e quindi poche alternative da proporre nel finale per tenere il vantaggio maturato nella prima frazione di gioco.
Così la coppia di testa, Napoli ed Atalanta, si presenta al nuovo anno con un andamento praticamente in fotocopia (13 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte), fatta eccezione per i gol realizzati (43 a 27 per i bergamaschi) e quelli subiti (solo 12 dei partenopei contro i 20 degli orobici).
Risulterà più importante a fine stagione aver segnato di più o aver subito di meno?
Le statistiche danno un’indicazione in tal senso ma non si tratta di una scienza esatta per cui meglio attendere il responso che arriverà dal campo.

Ancora una prestazione convincente per il brasiliano contro il Venezia
Nel frattempo nonostante la vittoria striminzita sul Venezia, penultimo in classifica, il Napoli di Antonio Conte ha mostrato qualche novità ed una migliore predisposizione a creare occasioni da rete.
Se il tecnico riuscirà a migliorare definitivamente la fase d’attacco, sembra che Neres sia diventato imprescindibile visto che è l’unico a saltare costantemente l’avversario, il Napoli avrà una possibilità in più per lottare sino alla fine per le prime posizioni della classifica.
Il valzer delle panchine
Un’analisi breve della giornata di campionato, che si chiuderà stasera con Como – Lecce e Bologna – Verona, dice che questa stagione è stata forse la più rivoluzionaria per quanto riguarda le panchine.

Paulo Fonseca esonerato dal Milan trascorrerà il capodanno con la sua famiglia
Un vero e proprio giro di valzer iniziato in estate e arrivato ieri sera al sollevamento di Paulo Fonseca che lascia il Milan, che lo ha regolarmente mandato in conferenza stampa per poi emettere il comunicato con l’esonero, in favore del connazionale Sérgio Conceição.
A proposito il comportamento della società ieri sera nei confronti del tecnico portoghese è stato sicuramente poco elegante come è stato poco autorevole nella gestione dei problemi che Fonseca ha avuto con uno spogliatoio dove probabilmente qualcuno si sente troppo importante per essere messo in discussione.
Si diceva delle panchine della serie A 2024-25.
Ad inizio stagione ben 14 società, tra cui il Napoli, si sono presentate con nuovi allenatori, tra questi tre sono stati sostituiti: A Genova, sponda grifone Vieira ha preso il posto di Gilardino, a Monza Bocchetti ha sostituto Nesta e come detto al Milan Conceição da stamane siede in panca al posto di Fonseca.
Solo quattro allenatori sono stati confermati ed oggi sono ancora in carica: Gasperini all’Atalanta, Simone Inzaghi all’Inter, Pecchia al Parma e Fàbregas al Como.

Claudio Ranieri, il suo ritorno alla Roma sta producendo i primi risultati
Gli altri due che hanno iniziato da dove avevano finito sono a casa a festeggiare il Natale ed il nuovo anno: alla Roma, infatti, De Rossi è stato avvicendato prima con Jurić e poi con Ranieri mentre a Lecce Giampaolo ha preso il posto di Gotti.
Un vero e proprio tourbillon che non ha visto coinvolto il Napoli.
Il riflesso nella gestione finanziaria delle società
Quanto accaduto ad oggi non costituisce una vera e propria sorpresa visto che la serie A è diventata preda di investitori stranieri dal profilo incerto alla ricerca di visibilità in Europa collegata ad affari ben circostanziati.
La caratteristica del campionato di calcio italiano è stata per tanto tempo quella di avere società di calcio ancorate ad una proprietà stabile, magari in alcuni casi poco solvibile nelle difficoltà, ma si può dire riconoscibile.

Ibrahimovic ha fatto di recente chiarezza sul suo ruolo al Milan ma la sua inadeguatezza resta comunque evidente
Oggi è discutibile se ci sia stata una vera immissione di capitali a sostegno dell’attività, visto i disastrosi buchi di bilancio che vengono aggiornati in peggio anno per anno, non c’è continuità nella gestione che troppo spesso vieni affidata da imprenditori lontani a personaggi dal nome altisonante ma assolutamente inadatti ed inesperti, un nome per tutti Ibrahimovic.
Tutto questo condito dalla assoluta mancanza di conoscenza del mondo calcio da parte di imprenditori e affaristi il cui scopo primario non è quello di curare gli interessi sportivi attesi dalla piazza.
Insomma una grande confusione che abbraccia anche la gestione della Lega dove per la serie A siedono solo 10 proprietà italiane, una di queste è proprio il Napoli, sulle 20 iscritte al campionato.
Si tratta di uno scenario forse necessario e dettato dal cambio dei tempi che però non sembra produrre i risultati sperati soprattutto per quanto attiene alla gestione finanziaria delle società.
Il bilancio di alcune società è allarmante.
In altri campionati la federazione di competenza sarebbe già intervenuta pesantemente.
In Italia invece si consente a società indebitate per molte centinaia di milioni di euro di pensare alla riapertura del calciomercato con l’obiettivo di acquisire nuovi giocatori senza le necessarie coperture finanziarie e appesantendo ulteriormente il monte ingaggi, già oggi oltre i limiti della sostenibilità.
Le più indiziate per tale comportamento sono proprio le società più blasonate e note all’estero: Juventus, Inter, Milan e Roma. Questo in ogni caso lo scenario presente alla vigilia, come si diceva, dell’apertura della sessione invernale del calciomercato.

Gabriele Gravina con molte probabilità resterà presidente della F.I.G.C.
La speranza, anche se abbastanza disperata visto che il candidato favorito resta Gravina, sarebbe quella di una svolta con l’elezione alla presidenza della FIGC di un uomo nuovo, capace di proporre davvero una svolta e perseguirla.
Il nome del possibile candidato in opposizione all’attuale presidente, è stato avanzato quello di Del Piero non sembra essere in linea con tale attesa e necessità ma come si sa la speranza non costa nulla e quindi è augurabile che possa accadere quello che oggi appare difficile se non improbabile.