Napoli capolista a quota 44

La formazione mandata in campo da Conte nel primo tempo di Firenze

Il Napoli di Antonio Conte e del suo staff sbanca Firenze.

Lo fa con autorevolezza mettendo in campo quasi dal primo all’ultimo minuto i dettami cari all’allenatore: quadratura in difesa, lotta serrata a centrocampo ed estro in attacco.

Palladino e Conte prima della gara del Franchi

La squadra partenopea aveva bisogno di dare continuità ai recenti risultati e di mettere in evidenza qualche miglioramento soprattutto nella fase d’attacco.

Serviva una maggiore fluidità, una ricerca della verticalizzazione accompagnata da una velocità adeguata.

Di Lorenzo e compagni sono riusciti nell’intento di proporre una squadra in miglioramento nonostante le assenze che in partenza facevano temere qualche difficoltà.

Il Napoli senza Politano e Kvara va in rete tre volte

Senza Politano e Kvaratskhelia, Conte ha schierato in attacco il suo Napoli con una nuova, piccola rivoluzione: David Neres a destra e Leonardo Spinazzola alto a sinistra ma con compiti anche da quinto a centrocampo.

La disposizione ha funzionato e la squadra si è mossa bene sin dai primi minuti dopo aver superato l’iniziale assalto, peraltro sterile, dei viola.

La sensazione anche prima del vantaggio, e dopo ancora di più, era quella di un Napoli capace di poter andare in rete da un momento all’altro.

Il rigore messo a segno da Lukaku che ha portato il Napoli sul doppio vantaggio

Lukaku sembra avvantaggiarsi della presenza di Neres.

Il funambolo brasiliano gioca con la palla attaccata al piede e vede corridoi, inserimenti e possibilità da fondo campo che al Napoli mancavano.

E poi vede la porta, la inquadra sia che giochi a sinistra che a destra che poi sarebbe la sua posizione. Il suo personale apporto di gol potrebbe essere sicuramente più ricco se giocasse di più.

David Neres dopo la rete del vantaggio del Napoli messa a segno a Firenze

David Neres inguaia Antonio Conte 

A questo proposito viene da chiedersi cosa farà Antonio Conte quando recupererà sia Politano che Kvara, cosa che dovrebbe essere possibile già da domenica prossima nel serale con il Verona.

È ragionevole pensare che non rinunzierà a questo Neres e che magari possa organizzare una rotazione a tre per avere tutti gli esterni in forma e pronti all’utilizzo.

Va detto però anche di Spinazzola, uno di quelli che si sente dire abbia la valigia pronta.

Spinazzola contro Dodò. Dopo Firenze il laterale resterà o andrà via?

Il laterale sembra recuperato sul piano fisico, certo gli manca il campo ma il Napoli e Conte probabilmente se ne priveranno solo se chi dovesse arrivare abbia queste due caratteristiche: 1) sia più giovane, 2) sia più integro fisicamente e garantisca rendimento.

A gennaio certe operazioni non sono facili e molti giocatori tendono a restare dove si trovano a meno che la voglia di giocare non li spinga a cambiare per trovare da un’altra parte più spazio.

Dalla partita di Firenze il Napoli torna anche con una buona condotta in campo della difesa, orfana di Buongiorno i cui tempi di recupero non sono ancora del tutto definiti, con Rrahmani e Juan Jesus che sembrano aver trovato la giusta intesa per evitare i disastri della scorsa stagione.

Merito della cura Conte? Situazione del tutto occasionale?

Forse la ritrovata compattezza dell’intera squadra aiuta anche la fase difensiva pur in assenza di quello che è stato, sino a quando ha giocato, il miglior difensore della squadra azzurra e forse dell’intera serie A.

Ottima prestazione per Zambo Anguissa

Ci sarebbe da parlare anche del centrocampo dove al solito apporto di ordine offerto da Lobotka hanno giganteggiato Anguissa e McTominay con lo scozzese capace anche di andare in rete con un tocco intelligente e freddo allo stesso tempo.

Il ricordo del piccolo Daniele e uno stadio inqualificabile

Nella serata di ieri mentre il Napoli pensava al piccolo Daniele, venuto a mancare, a Firenze una serie, purtroppo piuttosto numerosa, di omuncoli metteva in mostra tutte le sue caratteristiche.

Cori disgustosi che continuano ad accogliere il Napoli nelle trasferte in pratica in tutti gli stadi d’Italia, atteggiamenti discutibili da parte dei tifosi viola anche in tribuna centrale, ingiurie continue all’allenatore del Napoli da inqualificabili ceffi siti dietro la panchina azzurra, comportamento irragionevole da parte degli addetti alla sicurezza il cui capo ha impedito ad un giornalista di Canale 21, Manuel Parlato, di svolgere il suo lavoro senza che le forze dell’ordine intervenissero.

Quando sarà possibile nel nostro paese andare ad assistere ad una partita di calcio senza che questo sistema feudale la faccia da padrone?

Quando saremo in condizione di ricondurre la sfida sportiva nel suo ambito naturale?

Quando andare a vedere una partita non sarà come prepararsi ad una sorta di “assalto al forno delle grucce” di manzoniana memoria?

I responsabili di queste nefandezze andrebbe, e possono esserlo, individuati e immediatamente banditi da tutti gli stadi.

Pensiamo a quello che è avvenuto dietro la panchina di Antonio Conte.

Era già accaduto con Luciano Spalletti, e la storia che si ripete e forse gli artefici sono sempre gli stessi. Magari saranno abbonati allo stadio ma anche alla funzione di comportarsi così male.

Basterebbe guardare i filmati e verificare e prendere immediatamente le opportune decisioni.

Perché la Fiorentina e la Lega Calcio non lo pretende?

Perché le forze dell’ordine non chiedono di vedere i filmati per prendere le necessarie decisioni?

E perché la Fiorentina tralascia di impedire che queste cose accadano proprio a ridosso della panchina avversaria?

A Firenze stanno lavorando alla modernizzazione del Franchi ma non basta e necessario allargare l’area di intervento per non dover stare qui nella prossima stagione a parlare ancora di queste vicende.

 

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