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Napoli Fiorentina 2-1 Anema e Core

Il Napoli torna a vincere dopo 5 turni. Lo fa contro la Fiorentina al Maradona in uno stadio stracolmo che carica i suoi con una coreografia spettacolare. Il tandem d'attacco Lukaku - Raspadori trascina gli azzurri riportando il Napoli a -1 dalla vetta

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Anema e Core. Lo ha recentemente cantato Serena Brancale al festival di Sanremo. Forse anche ispirandosi a quel testo, lo hanno scritto le due curve unendosi in un unica splendida coreografia.

Hanno dimostrato gli azzurri in campo di esserlo rispondendo presenti al grido d’appello dei tifosi.

Anema e Core

Anema – la coreografia della Curva A

Il Napoli è stato Anema, quello del primo tempo. Padrone del campo. Spavaldo. Sicuro. Certo di poter fare sua la partita e di tornare ai 3 punti dopo 4 pareggi ed una sconfitta nelle ultime 5. Bello, spietato. Eppure in vantaggio di una sola rete al riposo. Quella di Lukaku su respinta di De Gea al tentativo dal limite di McTominay.

Anema e Core

e Core – la coreografia della Curva B

Il Napoli è stato Core. Tanto Core.

È stato il Core della ripresa. Quello che trova il raddoppio con il guizzo di Raspadori. Che cerca di controllare il risultato.

Che si trova in un match dominato a dover difendere con le unghie e con i denti il risultato dopo che Gudmunsson ha cercato di rovinare la domenica a Conte e ai suoi accorciando le distanze.

È stato il Core delle migliaia e migliaia di tifosi partenopei che batte per quella maglia azzurra. È stato il Core di chi capisce il momento. Si unisce. Si stringe in unico abbraccio fra squadra e tifosi e si prende i 3 punti che vogliono dire quota 60 in classifica. È stato il Core di Antonio Conte. È stato il Core di chi sa che…“se vogliamo possiamo”. 

Le pagelle degli azzurri

Meret 6: viene chiamato in causa pochissime volte grazie ad una grande prestazione della sua retroguardia. Sul gol di Gudmunsson può poco o nulla.

Di Lorenzo 6.5: forse è suo l’errore che manda Gudmunsson in rete. Ma la prova è incoraggiante. Da braccetto di destra è sempre al fianco di Politano sulla corsia d’appartenenza. In chiusura di primo tempo fa tremare la traversa con un gran tiro da fuori. 

Rrahmani 6.5: forse è il meno preciso della difesa azzurra. Nei passaggi quantomeno. Perché quando si tratta di fermare un cliente scomodo come Kean risponde invece presente. 

Buongiorno 6.5: la prestazione è senza dubbio da 7. Mezzo punto in meno solo per il giallo rimediato per aver fatto a sportellate con Kean. Ma interventi, tackle e scivolate in anticipo sono sempre precise. 

Politano 6.5: sacrificio e sudore. Come sempre. Come da inizio stagione. Un pò come quasi sempre da quando indossa la maglia del Napoli. È una costante sulla corsia destra. Dà tutto finché ne ha. Dal ’81 Olivera s.v. 

Gilmour 7: si riconferma dopo l’ottima prova contro l’Inter. È rapido, è preciso, è sicuro e mostra la qualità dei veterani in mezzo al campo.

Lobotka 6.5: sta tornando pian piano sui livelli a cui ha abituato i propri tifosi. Sbaglia pochissimo e quando lo fa cerca subito di porre rimedio. Prova un paio di incursioni palla al piede che per poco non hanno lo stesso esito del gol di Billing con l’Inter. 

Lo scozzese sempre fra i migliori

McTominay 7: vederlo giocare fa stropicciare gli occhi. È elegante e mostra una classe fuori dal comune. La palla sembra incollata al suo piede come se qualcuno telecomandasse un joystick. Non la perde mai e fa sempre la cosa più intelligente. Dal ’86 Billing s.v. entra subito con la voglia giusta 

Spinazzola 6: impegno e dedizione non mancano mai. Perde un paio di palle velenose nel finale quando non ne ha più.  Gara ad ogni modo sufficiente. Dal ’91 Juan Jesus s.v. 

Terzo gol di Raspadori nelle ultime 4

Raspadori 7.5: 3 gol nelle ultime 4. E oggi avrebbe meritato almeno la doppietta. Al decimo si divora il gol del vantaggio a tu per tu con De Gea ma il resto della gara è un crescendo continuo. Corre e si sacrifica, aiuta quando c’è da aiutare e trova il raddoppio su assist al bacio di Lukaku. Esce fra gli applausi dei suoi sostenitori. Dal 81′ Simeone 5: la voglia è sempre tanta ma si divora il gol che può chiudere la gara. 

Lukaku 8: finalmente Lukaku. Difende palla in maniera perfetta. Trova il gol del vantaggio di astuzia e cinismo sulla respinta di De Gea. E sono 10 in campionato. 10 che sono valsi 30 punti sui 60 del Napoli. Quando segna la vittoria è assicurata. Le sue sponde sono sempre efficaci. Manda in porta Raspadori per il gol del raddoppio siglando anche il nono assist in campionato.

Anche Conte Anema e Core

All. Conte 7: torna a sorridere dopo 5 turni di alti e bassi. Col pari all’Inter aveva già mostrato una voglia diversa. Oggi lo conferma.

Conte abbraccia Lukaku

Infonde ai suoi la giusta carica. Gli azzurri scendono in campo provando a sbaranare gli avversari. Ci provano e quasi ci riescono. Peccato perché la prima frazione di gara meritava un risultato più rotondo.

Nella ripresa dopo il raddoppio di Raspadori e poi il gol di Gudmunsson il Napoli comincia a soffrire pur restando padrone del campo.

Anche Conte è Anema e Core. Ci mette tutto quello che può per caricare i suoi. Simeone prova a chuderla ma si fa ipnotizzare da De Gea. È tutto lo stadio a quel punto a trascinare il Napoli verso il fischio finale.

Il giudizio sull’arbitro

Arbitro Colombo 6: pochi gli episodi su cui forse ci sarebbe da discutere. Tutto sommato la prova del direttore di gara è sufficiente.

Arbitra bene. Tira fuori il giallo quando c’è da tirarlo. Minuti di recupero giusti per perdite di tempo e sostituzioni effettuate dalle due squadre, 1 nel primo tempo, 5 nella ripresa.