Napoli – Inter 1-1 se vogliamo ci siamo

Il Napoli pareggia contro l'Inter con Billing

Quarto punto del Napoli nelle ultime 5 partite. Una flessione, che ci può stare, dopo le precedenti sette vittorie di fila. Ma stavolta il pari sa di vittoria. Anche se si poteva vincere. Se forse si poteva osare anche un pelino di più. Ma va bene così. 

Classifica invariata. L’Atalanta pareggia in casa contro il Venezia, a ricordare che risultati e partite scontate in Serie A non ce ne sono. E il Napoli pareggia al Maradona contro l’Inter. Nerazzurri primi a quota 58, Napoli a 57 e Atalanta a 55. Chi potrebbe giovarne da questo turno sono Juventus e Lazio che con eventuali vittorie contro Verona e Milan potrebbero regalare un finale di campionato, portandosi a quota 52 e 50 punti, come non si vedeva da anni. 

Nell’anticipo del Maradona è il Napoli a fare la partita, a costruire e a far girare il pallone. L’Inter si limita a difendere. Gli uomini di Inzaghi nella prima frazione di gara non demeritano neanche e trovano il gol del vantaggio con una punizione splendida di Dimarco

Nella ripresa invece è il Napoli a continuare a fare la partita, annullando completamente l’avversario che non supera praticamente mai la metà campo avversaria. Chi ha visto la partita in tv nella ripresa stenta a ricordare il colore della maglia di Meret, perché il numero 1 azzurro non viene praticamente mai inquadrato.

Si gioca in una sola metà campo. Il Napoli difende bene e cerca il pari in tutti i modi. Costruisce ma non finalizza. Manca sempre l’ultimo passaggio per arrivare al tiro. Ma in mezzo al campo la predominanza territoriale del Napoli è impressionante. Gilmour gioca una grande partita al fianco di Lobotka, Buongiorno è attentissimo in difesa. Raspadori cerca di aiutare Lukaku ed il Napoli costruisce molto più degli avversari. 

Gli azzurri solo nel finale trovano il gol del pareggio con Billing che dopo aver trovato la respinta di Martinez ribadisce in rete e fa esplodere di gioia il Maradona. 

Il finale di campionato adesso è tutto da vivere.  Meno 11 gare al triplice fischio definitivo della stagione. Il Napoli c’è, e per continuare ad esserci ha bisogno dei gol del suo attaccante. Napoli chiama, Lukaku adesso deve rispondere. 

Le pagelle degli azzurri 

Meret 6: non viene impegnato mai. Sull’unico tiro nello specchio della porta degli avversari, la punizione del vantaggio interista, non può assolutamente nulla. 

Di Lorenzo 6.5: il capitano è pronto, come sempre, a gettare il cuore oltre l’ostacolo per la squadra. Combatte, lotta, corre e fa valersi con l’arbitro in ogni occasione. 

Rrahmani 6: fa una gara sufficiente. Attento e preciso ma molte volte rallenta l’azione offensiva degli azzurri chiamando sempre in causa Meret col retropassaggio invece di giocare in avanti. 

Buongiorno chiude su Calhanoglu

Buongiorno 7: gioca una gara perfetta. Sembra essere tornato quello pre-infortunio. Attenzione massima, chiude benissimo ogni qual volta la palla arriva dalle sue parti. Annulla completamente Lautaro Martinez e nel primo tempo chiude su Dimarco in tackle un tiro indirizzato verso lo specchio di Meret. 

Politano 6.5: impegno e sacrificio sono sempre nella sua indole. Soffre un pochino nel dover fare il tutto fascia ma ci mette la solita grinta che trasferisce anche ai compagni di squadra. Si gioca, in particolare nel primo tempo, quasi sempre dal suo lato. Dal ’82 Ngonge s.v.

Gilmour 7: gioca una gara precisa. Accarezza il pallone, geometria e precisione in mezzo al campo aumentano il palleggio degli azzurri. Non sbaglia praticamente nulla. Dal ’79 Billing 7.5 è dal suo piede che il Napoli trova il gol del pari 8 minuti dopo il suo ingresso in campo. Merita un voto più alto di tutti gli altri perché il gol è di un’importanza enorme. 

Lobotka 7: è l’anima del centrocampo partenopeo. Sbaglia forse qualche pallone di troppo ma lo strappo con cui entra in area e serve in mezzo Billing per il gol del pari vale il prezzo del biglietto. 

McTominay 6.5: elegante, fisico, pratico. Nella prima frazione di gara forse sbaglia qualche pallone di troppo ma nella ripresa, oltre ad andare vicino alla rete del pari, dà una mano a tutta la manovra partenopea.

Spinazzola 6: si gioca molto di più dalla fascia opposta ma quando chiamato in causa si comporta bene. Da uomo mercato, sembrava il Napoli volesse venderlo a gennaio, è diventato uomo fondamentale per questa squadra. Dal ’82 Olivera s.v.

Raspadori 6.5: si muove bene. Non riesce a controllare un paio di palloni che potevano essere importanti per l’azione offensiva del Napoli ma è questo il suo ruolo naturale ed in questo momento, viste anche le assenze forzate, sembra essere imprescindibile. Dal ’77 Okafor s.v.

Lukaku combatte con Acerbi

Lukaku 7: un solo tiro verso la porta avversaria, al volo su pennellata di Gilmour. Poteva venir fuori un gol splendido. Ci riprova successivamente ma viene stoppato bene da Bastoni. Dovrebbe forse provare a cercare di più la porta, ma il lavoro che fa per la squadra è di fondamentale importanza. 

Il giudizio sull’allenatore azzurro

All. Conte 7.5: in barba a tutte le polemiche settimanali, carica i suoi come sempre. La partita è fondamentale ma i punti in palio sono sempre 3. Il Napoli fa di tutto per vincerla, la pareggia nel finale e va benissimo così ma sono i suoi uomini a fare la gara per tutta la durata del match.

Antonio Conte e Simone Inzaghi si salutano a fine partita

Ti aspetti Billing come naturale sostituto di Anguissa e ti propone Gilmour. Scelta indovinata per due motivi. La geometria e la precisione che lo scozzese dà alla manovra azzurra al fianco di Lobotka è fondamentale. In più quando a sostituirlo è Billing che trova un gol importantissimo allora significa che la scelta è stata azzeccata in pieno. 

Il 3-5-2 viste le assenze forzate pian piano sta facendo vedere i suoi frutti. Adesso con il recupero pieno sia di Spinazzola che di Olivera sulla corsia di sinistra dovrebbe essere ancora questo il modulo su cui si baserà. 

Il Napoli è caparbio come il suo tecnico. Ora sono gli uomini in campo a doverlo seguire fino alla fine del campionato e a dover cercare di ripagare il suo lavoro con impegno e dedizione cercando di mettere nel rettangolo verde sempre la stessa intensità vista ieri sera contro i nerazzurri.  

Del resto se nella conferenza stampa post partita si lascia andare ad un “se vogliamo ci siamo” significa che ci crede e che cercherà in tutti i modi di trasmettere questa sua convinzione alla squadra. 

Il giudizio sull’arbitro

Arbitro Doveri 4: gara completamente insufficiente da parte del direttore di gara. Ci sono almeno due episodi che andrebbero rivisti con la lente d’ingrandimento. 

La gara si conclude con la voce zero ai cartellini gialli.  Ed è scandaloso. Lascia correre tutto ciò che può lasciare correre ai nerazzurri. In ordine mancano almeno tre gialli a Barella, Calhanoglu e Bastoni. Permette addirittura a Simone Inzaghi di improvvisare un time out entrando in mezzo al campo a colloquiare con i suoi mentre McTominay è a terra e punendolo solo con il giallo.   

Ammonisce poi Contini, terzo portiere del Napoli, in preda all’entusiasmo dopo il gol del pari. 

 

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