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Napoli – Lazio 0-1 azzurri al 2° posto

il Napoli doveva vincere per mantenere il primato e ha perso. La squadra di Conte subisce il contraccolpo della sconfitta di Coppa Italia e la Lazio di Baroni si aggiudica anche la sfida di campionato stavolta di misura. Lukaku non punge, Kvara e Politano in difficoltà per quello che è un attacco troppo sterile con sole 21 reti segnate finora

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Non bisognava essere entusiasti prima della partita di ieri sera. Non bisogna essere disfattisti stamattina dopo aver smaltito la rabbia di una sconfitta che lascia certamente l’amaro in bocca. Qualcosa da registrare e rivedere c’è ma il lavoro fatto fin qui non può essere dilapidato.

Il Napoli perde il primato in solitaria dopo più di due mesi al comando sorpassato dall’Atalanta, giunta alla nona vittoria consecutiva contro il Milan. Lo fa perdendo di misura contro la Lazio con un gol di Isaksen nel finale.

Conte in panchina protesta con l’arbitro

Gli azzurri di Conte scendono in campo con i titolarissimi cambiando quindi tutti gli uomini visti in campo a Roma in Coppa Italia. Baroni schiera invece nove undicesimi diversi salvando solo Dele Bashiru, per la squalifica di Rovella, ed il capitano Zaccagni.

Il Napoli ci prova e arriva spesso in area di rigore avversaria, ma si registra solo il tiro di McTominay nel primo tempo nello specchio della porta. Poi una punizione di Kvara di poco vicina all’incrocio ed un palo esterno di Anguissa di testa nella ripresa.

La Lazio è più cinica. Non sono tanti gli episodi perché Castellanos è ben arginato da Rrahmani e Buongiorno ma la traversa di Dele Bashiru lascia presagire che al gol i biancocelesti possono arrivarci. E lo fanno con Isaksen, bravo a smarcarsi da Olivera e trafiggere Meret dal limite dell’area.

Le pagelle del Napoli:

Meret 6: un buon tuffo in parata su Isaksen nel primo tempo. Per il resto non subisce particolari tiri pericolosi e sul gol con deviazione di Olivera può poco o nulla.

Di Lorenzo 6: merita la sufficienza seppur con qualche passaggio di troppo sbagliato ma, in particolare nella prima frazione di gara, assieme a Politano risulta una costante spina nel fianco sulla corsia di destra per la difesa avversaria.

Rrahmani 6: assieme al suo compagno di reparto non commette nessuna ingenuità e si comporta bene.

Buongiorno 6: come per Rrahmani.

Olivera 4.5: peccato perché non gioca neanche male ma perde il duello più importante della partita contro Isaksen che lo dribbla e nel disperato tentativo di bloccare il suo tiro un’involontaria deviazione non permette a Meret di arrivare sul pallone che vale la vittoria per la Lazio.

Anguissa 6.5: è il migliore senza dubbio. Sia in fase di interdizione che in quella di costruzione. Colpisce anche il palo che poteva valere il vantaggio azzurro. Dal ’90 Folorunsho s.v.

Lobotka 5.5: non riesce ad inventare e smistare come suo solito. In difficoltà contro il centrocampo laziale. Dal ’82 Gilmour s.v.

McTominay 5.5: ha passo e gamba. Cambia gioco quando può e meriterebbe la sufficienza ma peccato per un passaggio calibrato male che poteva mettere Lukaku e tu per tu con Provedel. Dal ’82 Raspadori s.v.

Politano 5.5: nella prima frazione di gara ci prova con un tiro da fuori e con Di Lorenzo si trova a memoria arrivando spesso sul fondo. Ma nella ripresa viene annullato completamente dal suo avversario Tavares. Dal 75′ Neres 5.5 prova ad incidere ma ha poche occasioni per farlo e non brilla.

Kvaratskhelia in difficoltà

Kvaratskhelia 5: sembra sempre potersi accendere ma tutto si limita a dei dribbling verso il centro del campo salvo poi passare il pallone al compagno più vicino. È sfortunato sulla punizione calciata bene a fine primo tempo che poteva aver miglior sorte. Troppo poco per uno come lui.

Lukaku impalpabile al Maradona

Lukaku 4: è assolutamente al di fuori da questo tipo di gioco. Non corre, non scatta, non pressa, non ruba palloni. Un giocatore come lui dopo quattro mesi di campionato dovrebbe iniziare a trovare molta più continuità di rendimento. Così non va. Dal ’90 Simeone s.v.

All. Conte 4: non può pensare di sfangare sempre le partite e vincerle di misura. Per anni è stata criticata la Juventus di Massimiliano Allegri che ha vinto i campionati vincendo di misura. Ma quella Juventus aveva sicuramente della qualità di gioco differente. In una stagione in cui il Napoli ha oramai solo il campionato da dover giocare deve iniziare assolutamente a lavorare sulla fase offensiva, come fatto su quella difensiva.

Va bene aver subito solo 10 gol, ma non va bene averne segnati soltanto 21. L’attacco incide poco, il Napoli sembra costruire ma non accelerare mai o rischiare mai la giocata. Bisogna arrivare all’ottava in classifica, il Bologna per trovare una squadra che ha segnato meno (20 gol).

Ieri sera in particolare cambi tardivi ed alcuni anche sbagliati. Simeone e Neres senza dubbio andavano fatti entrare molto prima.

Arbitro Colombo 5: direzione di gara assolutamente non buona. Lascia giocare troppo e non punisce nè RrahmaniNuno Tavares per fallo di mano. C’è punizione appena fuori dall’area su Kvaratskhelia non sanzionata ed un vantaggio importante non concesso a Politano sul fondo del campo. Da rivedere.