Cinque mesi che sembrano anni luce
Napoli-Verona apre il girone di ritorno di Serie A, così come fece con quello di andata lo scorso agosto, a campi ovviamente invertiti. Dal 3-0 scaligero del Bentegodi, però, più che cinque mesi paiono passati anni luce per come i ragazzi di Conte hanno immediatamente invertito la rotta, rendendosi protagonisti di una prima metà di stagione al di là delle più rosee aspettative, che li ha portati fino al platonico titolo di Campioni d’Inverno, sfruttando in verità anche le partite in meno disputate da Inter e Atalanta.
Dalle ceneri del Bentegodi un nuovo Napoli
Il match di andata, appunto, segnò metaforicamente l’ultima apparizione in campo del Napoli della scorsa annata, quello svogliato e sterile, sgretolatosi a Verona dopo le prime difficoltà, fino a soccombere contro la squadra di Zanetti per 3-0. Da allora in poi, però, la bravura di Antonio Conte è stata quella di resettare immediatamente tutto, facendo iniziare a Di Lorenzo e compagni un cammino di rinascita, che ha portato a un girone di andata concluso con 44 punti messi in cascina, frutto di 14 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, con uno score di 30 gol segnati e appena 12 subiti (miglior difesa del torneo).
Napoli-Verona per mettere da parte Kvara
A Napoli-Verona, in campo questa sera al Maradona alle 20:45, gli azzurri si presentano con alcune assenze pesanti di formazione, tra cui quella che fa più rumore, visto quanto dichiarato da mister Conte in conferenza stampa ieri, è quella di Kvicha Kvaratskhelia. Il georgiano non sarà della partita e, per ammissione dello stesso tecnico, ha chiesto ufficialmente la cessione ed è in odore di trasferimento al PSG. I partenopei, dunque, dovranno essere bravi non solo a superare i gialloblù, ma anche a mettere da parte per novanta minuti tutte le voci e i malumori che la vicenda Kvara nelle ultime ore ha portato nell’ambiente partenopeo.
Torna Politano, nuova chance per Spinazzola
In campo per Napoli-Verona, al posto del 77, ci sarà ovviamente David Neres, uomo in più per Conte nell’ultimo mese. Insieme a lui e Lukaku, per comporre il tridente offensivo dovrebbe riuscire a essere della partita Matteo Politano (è comunque in preallarme Ngonge). In difesa, dove ci sarà nuovamente Juan Jesus in sostituzione del lungodegente Buongiorno, sull’out sinistro Spinazzola, reduce dall’ottima prova come esterno alto a Firenze, prenderà il posto di Olivera. A centrocampo, nel reparto rinforzato dal neo-arrivato Billing, spazio al solito ormai inamovibile terzetto con Anguissa, Lobotka e Scott McTominay.
Zanetti alla caccia di punti salvezza in Napoli-Verona
Napoli-Verona, dal punto di vista dell’Hellas, sarà invece l’occasione per ottenere dei punti contro pronostico che potrebbero fare la differenza, a fine anno, in una lotta salvezza dove nulla è scontato e tutte le pretendenti non si danno per vinte, come dimostrano la vittoria del Lecce a Empoli e il pareggio del Cagliari a San Siro di ieri. Paolo Zanetti, prima di Natale, era stato virtualmente esonerato dalla proprietà, ma un repentino cambio di rotta lo ha poi lasciato al timone degli scaligeri, che proverà a condurre in porto grazie ai decani gialloblù come Lazovic e al bomber Tengstedt, l’uomo più pericoloso dell’attacco veronese.
Obiettivo tenere a distanza le inseguitrici nerazzurre
Per gli azzurri, già in testa alla classifica in attesa che l’Inter recuperi le gare con Fiorentina e Bologna, Napoli-Verona è un’occasione importantissima per compiere innanzitutto un ulteriore allungo sulla zona Champions, dove la Lazio ha pareggiato col Como, e poi per guadagnare terreno rispetto all’Atalanta, inchiodata ieri sullo 0-0 da un’ottima Udinese. I partenopei, inoltre, scenderanno in campo stasera conoscendo già il risultato dei nerazzurri di Inzaghi, che nel pomeriggio affronteranno il Venezia dovendo far fronte a numerose assenze, e chissà che i lagunari di Di Francesco non possano stupire.