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Quanto è importante Capodimonte

Schmidt resta al suo posto anche se è consigliere di opposizione al comune di Firenze. La struttura perde colpi e sembra già un lontano ricordo il lavoro di Sylvain Bellengher

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La vicenda del Real Museo di Capodimonte resta irrisolta. Interviene il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e sembra mettere a posto le cose dichiarando che Elke Schmidt resta il direttore del sito e che quindi sembra non gli sarà affidato un ulteriore incarico proprio presso il ministero.

Il curriculum vitae dell’aspirante sindaco di Firenze, battuto alle recenti elezioni amministrative, non è in discussione ma la situazione di stallo in cui versa la gestione del Real Bosco e Museo di Capodimonte racconta che qualche problema esiste.

Forse “la colpa”, per così dire, è del precedente direttore, Sylvain Bellengher, che durante la sua gestione ha voluto e saputo imprimere alla struttura un evidente cambio di passo spesso osteggiato da chi preferisce l’immobilismo all’innovazione, al rilancio e alla valorizzazione.

Real Museo di Capodimonte

Schmidt, che ha un’evidente vocazione politica, ha invece imboccato la via gattopardesca del voler continuare nel cambiamento con la recondita volontà di non mutare nulla anzi di ritornare all’immobilismo foriero solo di gravi danni.

Capodimonte è un bene da tutelare e se proprio il Ministro della cultura, un napoletano, non è in sintonia con questa linea c’è da riflettere su quale siano state le finalità di certe nomine a partire proprio da quella che ha portato il rubicondo Schmidt alla guida di uno dei gioielli borbonici che danno lustro da secoli alla città di Napoli.