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Regione Campania: tutti in attesa della Consulta

La Corte Costituzionale il 9 aprile si pronuncerà sulla possibilità del terzo mandato per il Presidente della Regione Campania

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In previsione delle elezioni per la nomina del Presidente della Regione Campania, che si terranno nel prossimo autunno, i due schieramenti politici di centrodestra e centrosinistra per definire le proprie strategie e le proprie candidature aspettano di conoscere la decisione della Corte Costituzionale circa la candidabilità dell’attuale Governatore Vincenzo De Luca al suo terzo mandato presidenziale.

La situazione in attesa della sentenza

La Consulta il prossimo 9 aprile si esprimerà sulla impugnazione da parte del Governo della Legge della Regione Campania che ammette la terza candidatura di De Luca, e sino a quella data gli opposti schieramenti, pur muovendosi già sottotraccia per organizzare le strategie e le alleanze in vista della oramai prossima campagna elettorale, non definiranno ancora programmi e aspiranti candidati.

Elly Schlein e Giorgia Meloni

Elly Schlein e Giorgia Meloni

Al momento, le due parti politiche sembrano accomunate dalla opposizione alla possibilità di una terza candidatura: se da un lato il Governo a guida Giorgia Meloni ha impugnato la legge regionale, dall’altro infatti la segretaria del PD Elly Schlein ha più volte ribadito di non voler sostenere la terza candidatura dello “sceriffo”.

Aldilà delle posizioni ufficiali, è però fondato pensare che le speranze dei due schieramenti, riguardo alla posizione che prenderà la Corte, siano realisticamente differenti.

I possibili scenari

All’esito della decisione della Consulta si potranno verificare tre differenti scenari. Se la Corte darà ragione a De Luca, avremo con ogni probabilità tre candidati: De Luca con una propria coalizione civico-partitica e i candidati del centrodestra e del centrosinistra; se invece sarà accolto il ricorso del Governo, lo “sceriffo” non potrà ricandidarsi e sarà corsa a due tra le figure scelte dai due opposti schieramenti; se poi, come è già avvenuto per l’autonomia differenziata, la Corte rimandasse la questione al Parlamento invitandolo a chiarire l’argomento, che in effetti appare alquanto controverso, allora la situazione rimarrebbe ancora ingarbugliata e la soluzione diverrebbe da giuridica essenzialmente politica.

Le aspettative dei partiti

Come si diceva, aldilà della comune opposizione alla terza candidatura, le speranze degli schieramenti politici riguardo alla decisione della Consulta sono in realtà opposte: il centrodestra auspica che De Luca si possa ricandidare, così da poter affrontare in campagna elettorale un centrosinistra diviso con conseguenti maggiori possibilità di vittoria (ricordiamo che le elezioni regionali si tengono con un turno unico, senza ballottaggio); il centrosinistra, che sembra oramai aver “messo da parte” De Luca, spera invece ovviamente che il ricorso del Governo venga accolto e che lo schieramento possa compattarsi intorno al nome di un unico candidato.

I possibili candidati

I candidati del Centrodestra

I possibili candidati del Centrodestra

Dalle voci che si sono rincorse e si rincorrono nei corridoi della politica, pare che il nome del candidato del centrodestra possa venir fuori dalla terna Edmondo Cirielli (viceministro degli Affari Esteri di FdI), Giampiero Zinzi (deputato della Lega) e Fulvio Martusciello (eurodeputato di FI).

E’ evidente che la candidatura sarebbe tanto più ambita se De Luca restasse in corsa, dividendo di fatto le forze del centrosinistra.

Riguardo a quest’ultimo schieramento, pare che la scelta al momento ricada sull’ex presidente della Camera Roberto Fico (5 Stelle), considerato una sorta di contropartita data dalla Schlein a Giuseppe Conte per il sostegno a candidature PD in altre regioni e in vista delle prossime elezioni politiche.

Roberto Fico e Sergio Costa

Roberto Fico e Sergio Costa

Questo senza però escludere la candidatura del più moderato Sergio Costa (5 Stelle), ex Ministro dell’Ambiente del Governo Conte, nel caso in cui Fico dovesse essere giudicato incompatibile con un “campo largo” che dovrebbe comprendere al suo interno anche figure come quelle di Mastella, Calenda e Renzi.

Tutto ancora in ballo, in sostanza, con De Luca che intanto, in attesa della decisione della Consulta, appare attivissimo e già in campagna elettorale tra presentazioni di progetti, riunioni e inaugurazioni tenute a ritmo serrato in giro per la Campania.