I MITI DELLO SPORT
Il ritiro di Nadal: da campione a leggenda
“Vamos Rafa!”. Negli ultimi vent’anni, decine di migliaia di volte dalle tribune dei più importanti campi di tennis del mondo si è levato questo grido di incitamento indirizzato a Rafael, detto Rafa, Nadal, mancino spagnolo che ha cambiato per sempre il mondo della racchetta, assurgendo a vera e propria icona. Il maiorchino, che ha giocato il suo ultimo match meno di un mese fa in Coppa Davis contro l’olandese Griekspoor, per due decenni è stato tra i giocatori più amati del circuito, attraversando intere generazioni dal primo Roland Garros vinto nel 2005 fino all’ultimo trionfo parigino, datato 2022.
Successi da record e una rivalità indimenticabile
Quattordici Roland Garros conquistati, appunto, record incredibile che ha dato allo spagnolo il titolo di re indiscusso della terra rossa. Ma il palmares di Rafa Nadal contiene anche tanti altri trofei, come i quattro Us Open, i due Australian Open e gli altrettanti Wimbledon, di cui quello del 2008 vinto dopo una finale epica contro Roger Federer conclusasi al quinto set dopo due interruzioni per pioggia. Federer, proprio lui, l’eleganza fatta tennista protagonista insieme a Nadal di una delle rivalità più avvincenti e leali della storia dello sport, tra due atleti che sono sempre stati buoni amici prima che avversari, grazie ai quali i “Vamos Rafa” e i “Come on Roger” gridati negli anni hanno accomunato milioni di appassionati.
“Vamos Rafa!” racconta oltre vent’anni di carriera
E’ a partire dalla straordinarietà della vita tennistica del tennista spagnolo, destrorso naturale ma impostato come mancino da bambino per ottenere il suo fenomenale dritto uncinato, che il giornalista di “El Pais” Alejandro Ciriza ha dato alle stampe “Vamos Rafa!”, biografia del campionissimo iberico che ripercorre i successi ma anche le difficoltà di Nadal. L’autore ha attinto alle tante interviste rilasciate negli anni da Rafa stesso, ma anche altri tennisti, da familiari dell’ex numero uno e da membri del suo team, raccogliendo tanti aneddoti e curiosità sul fuoriclasse che a maggio 2005, prima ancora di vincere per la prima volta Parigi, fece innamorare il Foro Italico aggiudicandosi una finale maratona con l’argentino Coria.
Per Nadal carattere forte e stile identificativo
Innovatore nello stile nei primi anni Duemila, con le sue caratteristiche maglie smanicate di colori accesi e le sue bandane sui capelli lunghi, Nadal è stato in questo inizio di Millennio il giocatore che più di tutti ha interpretato a pieno la famosa massima di Agassi per cui il tennis è pugilato senza contatto, e i tennisti sono come boxeur che battagliano in campo invece che sul ring. Proprio grazie al suo grande carattere, il maiorchino ha gestito sempre al meglio le vittorie ed è stato soprattutto capace di rialzarsi dopo i momenti difficili, legati in special modo ai problemi fisici che, a tratti, hanno tartassato il mancino di Manacor, come raccontato nelle pagine di “Vamos Rafa!”.
“Vamos Rafa!” come “Open”, un libro per tutti
A proposito di Andre Agassi, è proprio del campione americano di origini armene la biografia di maggior successo nella storia della letteratura tennistica. “Open”, uscito ormai più di dieci anni fa, regalò ai lettori un ritratto inedito del Kid di Las Vegas ma, più in generale, di quanto lontano dai riflettori la vita di un atleta possa essere diversa da come la si immagina. E se per i giocatori amatoriali di tennis esistono molti libri interessanti dal punto di vista tecnico, come “Winning ugly” di Brad Gilbert, così come “Open” anche “Vamos Rafa!” si candida invece ad essere un testo che può piacere a tutti, anche a chi non ha mai preso una racchetta in mano.