Xabi Alonso, esponente della generazione d’oro del calcio spagnolo
Appesi gli scarpini al chiodo nel 2017 dopo gli ultimi tre anni di carriera trascorsi al Bayern Monaco, Xabi Alonso è stato uno dei centrocampisti più forti del panorama calcistico internazionale per quasi due decenni, vissuti principalmente con le maglie di Liverpool e Real Madrid addosso, oltre che con la camiceta roja della Spagna, vestita dal 2003 fino al 2014. Regista di classe pura ma dotato anche di buone doti fisiche, il classe ‘81 ha vissuto a pieno l’epoca d’oro del calcio iberico, quella in cui le Furie Rosse in mezzo al campo potevano contare su gente del calibro di Xavi, Iniesta, Busquets e Cesc Fabregas.
Dopo il ritiro, una nuova vita da allenatore
Come tanti altri interpreti del suo ruolo, una volta abbandonato il rettangolo da gioco, Xabi Alonso ha intrapreso la carriera da allenatore, trasferendo in panchina le doti da leader e la capacità di comprensione del gioco che aveva in campo. Dopo la gavetta in patria, fatta nelle giovanili delle merengues e alla guida della Real Sociedad B, la grande occasione per l’iberico è arrivata nell’estate 2022, con la chiamata in Germania da parte del Bayer Leverkusen; occasione, questa, che il tre volte Campione d’Europa (due con il Liverpool e una con il Real Madrid) non si è lasciato sfuggire e ha sfruttato pienamente, rivelandosi uno dei migliori tecnici d’Europa.
L’anno scorso un cammino trionfale che ha fatto la storia
Al secondo anno alla guida delle “Aspirine”, difatti, Xabi Alonso ha regalato ai rossoneri una stagione da sogno, vincendo la prima indimenticabile Bundesliga della storia del club al termine di un campionato dominato, che ha interrotto il monopolio di undici trionfi di fila del Bayern Monaco, e la Coppa di Germania. La cosa più incredibile della scorsa annata del Bayer è che la squadra della multinazionale farmaceutica ha conseguito questi risultati senza perdere neanche un match. Unica sconfitta del 2023/24, infatti, per i ragazzi di Xabi Alonso è stata la finale di Europa League, dove l’Atalanta di Gasperini imponendosi per 3 a 0 ha infranto il sogno del Leverkusen di realizzare un fantastico Triplete.

Una formazione dello storico Bayer Leverkusen del 2001/02
Xabi Alonso ha vendicato la stagione da eterni secondi del 2001/02
Il Bayer Leverkusen, prima della grande impresa della scorsa annata targata Xabi Alonso, era considerata da circa vent’anni una squadra destinata a perdere, fama affibbiatagli dopo l’incredibile stagione 2001/02, quando i rossoneri persero all’ultimo respiro una Bundesliga dominata, e le finali di Coppa Nazionale e di Champions League, dove un Real messo per larghi tratti sotto dal Bayer si impose però grazie a un gol stupendo di Zidane. Era, quello, il Leverkusen di grandi campioni e giocatori iconici, dal portiere che batteva i rigori Butt a Lucio, che il Triplete lo avrebbe vinto poi con l’Inter, dai talentuosi Schneider e Basturk all’italo-tedesco Neuville e Michael Ballack, che sarebbe divenuto un simbolo del calcio teutonico.
In Bundesliga tentativi di rimonta per difendere il titolo
Dopo un’estate in cui è stato accostato a diversi top club europei, Xabi Alonso è rimasto al comando della società tedesca per provare a dare continuità agli epici risultati dell’annata precedente. In Bundesliga, dopo tredici giornate, il Bayer non sta ripetendo la cavalcata trionfale dello scorso torneo, ma occupa comunque il terzo posto, in ripresa dopo una serie di tre vittorie consecutive, e dista sette punti dal primato del solito Bayern e solo una lunghezza dal sorprendente Eintracht Francoforte secondo. Anche quest’anno, in ogni caso, battere il Leverkusen è impresa non semplice, come testimonia il fatto che fin qui in Germania i rossoneri sono stati sconfitti solo una volta, il 31 agosto scorso dal Lipsia per 3 a 2.
Fondamentale vincere con l’Inter per puntare agli ottavi di finale
In Champions, invece, il Bayer Leverkusen dopo le prime cinque uscite ha conquistato 10 punti in classifica, e occupa la sesta posizione in graduatoria ma a egual punteggio con ben sei altre compagini, il che rende la qualificazione diretta agli ottavi di finale, destinata alle prime otto della classifica, un discorso quanto mai aperto e complesso. I tedeschi questa sera alle 21 affrontano alla BayArena l’Inter di Simone Inzaghi, seconda a 13 punti e unico team ad avere mantenuto fin qui la porta imbattuta. Con una classifica così corta e ingarbugliata, per gli uomini di Xabi Alonso sarà fondamentale provare a battere Lautaro e compagni, in modo di non rischiare di essere risucchiati nella lotteria dei playoff.